Cerveteri, politica: la replica del candidato a sindaco Gianni Moscherini

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In risposta al comunicato di ieri relativo all’incontro a Palazzo tra i tre candidati a sindaco di Cerveteri.

“La fantasiosa e parziale ricostruzione di quanto avvenuto stamattina in sala giunta, data subito in pasto alla stampa a firma congiunta di due candidate che fino a ieri non avevano mai condiviso neppure una virgola del rispettivo operato, ma che oggi evidentemente trovano nel sottoscritto il nemico comune,  mi pare rappresenti un comportamento non esattamente in linea con il protocollo di impegno da loro sottoscritto. Se qualcuno si è sentito offeso dalle mie parole, me ne scuso, ma non ho offeso né insultato nessuno, né era mia intenzione farlo. La mia reazione è derivata da un atteggiamento non propriamente istituzionale degli altri candidati presenti.
Hanno cercato più volte di sovrastare la mia voce e di interrompermi mentre provavo a confrontarmi su alcune questioni con la responsabile del procedimento.
Nutro un profondo rispetto per le istituzioni, in tutte le loro forme, e soprattutto per le donne. Non mi permetterei mai di offenderle. Quanto a Pascucci, che dovrebbe chiarire se parla da sindaco, cosa che non potrebbe neppure fare in campagna elettorale, o da candidato al consiglio comunale, sono disposto a un confronto con chi ha svolto 10 anni di amministrazione stupida e becera.
Non ho firmato quel protocollo perché lo ritengo inutile e ridondante: esistono già leggi, norme e regolamenti da rispettare. Semmai, ritengo che Cerveteri, anche alla luce di quanto accaduto negli ultimi anni circa appalti e procedimenti poco chiari, finiti anche sotto la lente della magistratura insieme alla condotta di alcuni amministratori, debba dotarsi di strumenti che garantiscano ulteriori e più rigorosi controlli su come vengono spesi i soldi pubblici, anche in vista delle risorse che arriveranno con il Pnrr e di quelle che sapremo reperire una volta alla guida della città.
Per questo, come già ho fatto negli altri enti che ho amministrato, mi impegno, non appena sarò eletto sindaco, a redigere e sottoscrivere un protocollo di legalità per monitorare gli affidamenti e gli appalti del comune e prevenire ogni tipo di infiltrazione o irregolarità.