FARSI TRASCINARE DA UN AQUILONE, LA PASSIONE DI ANDREA DI LISA

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Arnaud Wareck

ORGOGLIO PER MARINA DI CERVETERI: PRIMO AL CAMPIONATO MONDIALE IKA DI SNOWKITE A ROCCARASO. INTERVISTA ALL’ATLETA. 

Occorre conoscere i venti come per la vela ma si pratica al freddo, è lo Snowkite, lo sport praticato da Andrea Di Lisa, il geologo è arrivato primo nella lunga distanza a IKA – Coppa del Mondo di Snowkite a Roccaraso. Andrea vive a Tivoli e nella località di Cerenova-Campo di Mare, si prepara per vincere, in quanto – ci spiega –  per la sua conformazione orografica genera dei venti termici che nella stagione primaverile, estiva ed autunnale dà la possibilità di avere vento tutti i giorni.

Neve e venti, come e perché hai iniziato a praticare lo snowkite?
Ho iniziato da bambino, fino all’età di 17 anni ho fatto le gare di sci a livello agonistico, nel frattempo avevo la passione per gli aquiloni da trazione. A dodici anni mi regalarono il mio primo aquilone, imparai ad associare la trazione agli sci. Passione portata avanti allenandomi tra Roccaraso, Campo Imperatore, Ovindoli.

Esiste un posto perfetto per praticare questo sport?
Per fare la disciplina agonistica Race servono grandi spazi, prevalentemente in pianura. Ottima quindi Roccaraso.

Hai mai avuto paura mentre praticavi snowkite?
La paura nasce nel momento in cui non hai la piena consapevolezza di quello che stai facendo, del mezzo: kite e sci. Nel Rice non ho paura, in Freeride sì, bisogna tener conto del rischio, del pericolo valanghe. Quest’ultima è una disciplina che consente, tramite la trazione dell’aquilone, di poter attraversare montagne, scendere pendii ed andare in esplorazione come fanno gli alpinisti, solamente noi siamo trainati dal vento.

É uno sport adatto a tutti?
Assolutamente si! É uno sport accessibile, abbiamo atleti che vanno dai 12 fino ai 70 anni, i nostri nonni kite!

Il mondo del kite è composto da più discipline, tutte da considerare uno sport estremo?
Si distingue in kitesurfing e snowkite. Il primo si prativa al mare, il secondo sulla neve. Il kitesurfing si divide poi in Hydrofoil, Surf ed Freestyle, il settore delle acrobazie. Lo snowkite invece, si distingue in race e freeride, entrambi si possono praticare con sci o snowboard. Sono tutti sport estremi perché si praticano con condizioni meteorologiche avverse, più il vento è forte più si riescono a fare salti spettacolari, a farsi sollevare molto dal livello del mare.

L’ultima gara di Snowkite a Roccaraso è stata un successo, in quale disciplina?
Nella Race sci. Primo nella “long distance”, un percorso che in un’ora e mezza prevede vari km, mentre nella categoria “course racing”, race che prevede una serie di gare che hanno un percorso decisamente più breve, sono arrivato secondo dopo un’aspra battaglia con un amico-competitor ucraino.

Pensi che questo sport possa avere un futuro in Italia?
Assolutamente si, un grande slancio a questo sport è dato dal fatto che il settore Hydrofoil del kitesurf è diventata disciplina olimpica, la vedremo a Parigi 2024. Stanno lavorando per portare questa disciplina invernale alle Olimpiadi di Cortina 2026. C’è molto lavoro da fare ma c’è l’ambizione.

snowkiteUltima curiosità, cosa si prova a farsi trascinare da un aquilone?
Tantissima adrenalina e un senso di libertà.

 

 

L’Associazione Nautica Campo di Mare asd Scuola Vela & Beach Volley: «Complimenti al Nostro Tesserato Andrea Di Lisa che fa la differenza anche sulla neve e si posiziona 1º al Mondiale Ika di Snowkite che si è disputato lo scorso weekend in Abruzzo.»

 

Photo:Arnaud Wareck
World Snowkite Contest Roccaraso