Pascucci gioca a Sinistra e a Destra “democristianamente” parlando è il Migliore

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Pascucci

Qualcuno pensava che per le prossime elezioni amministrative sarebbe andato tutto liscio? I presupposti c’erano tutti: una maggioranza solida con tre elementi che avrebbero potuto aspirare ad essere continuatrici del disegno pascucciano: Francesca Cennerilli, ascesa alla carica di vice sindaco, sia pure con alle spalle qualche pasticcio combinato ai servizi sociali, Elena Gubetti, assessore all’ambiente, sia pur con qualche incomprensione avuta con gli alberi espiantati, ritenuti sani, e con le maestranze addette alla raccolta differenziata, vittime di un appalto per niente cristallino con una società che ha dovuto barcamenarsi con una interdittiva antimafia che ha condizionato tutto dall’inizio, compreso il rapporto mai chiaro con le maestranze. E poi naturalmente Federica Battafarano, l’assessore alla cultura. Figuriamoci, a quest’ultima il mago Pascucci, è riuscito ad assicurarle persino la riedizione del concerto di Jovanotti a Campo di Mare, e poco importa quindi se per lei la cultura equivale ad un ragazzino che percuote un tamburo per i vicoli della Boccetta. Ma come al solito, non si tiene conto della variante “Cerveteri”. Luogo complicato perché contorto, dove a farla da padrona è una mentalità orientata a coalizzarsi più che a fare qualcosa di interessante, a non farla fare a chi per intrecci che vanno dalle famiglie che si trascinano dietro vecchie storie mai risolte, più che un avversario viene considerato un nemico. 

Ed ecco che Cennerilli sbatte la porta, restituisce la delega e se ne va, Gubetti ci crede ancora, forse fa affidamento sull’appoggio mai negato dalla Chiesa, e Battafarano non si agita, attende sapendo in cuor suo, di essere la prediletta. Intanto, il buon Alessio crea scompiglio a sinistra ma anche e soprattutto a destra. Nessuno mi toglie dalla testa, sarà forse un mio limite, che Alessio Pascucci, sia parte integrante di quel vecchio, antico progetto politico che punta alla “valorizzazione” si fa per dire, attraverso robuste iniezioni di cemento, del territorio che va da Fiumicino a Civitavecchia, ed ecco che “ipoteca” Cerveteri coi suoi “Bravi”, si candida a Sindaco a Ladispoli trattando con tutti, perché “democristianamente” parlando, è senza dubbio il “Migliore”. 

di Toni Moretti