I carabinieri hanno chiuso il caso in poche ore. Il 15enne è stato deferito alla Procura dei minori di Roma.
Il caso è risolto. L’aggressore ha confessato nella caserma dei carabinieri. È un 15enne di Cerveteri il giovane che sabato scorso in via Palermo ha estratto un coltellino colpendo un coetaneo al fianco e ora dovrà difendersi dall’accusa di lesioni aggravate. Una rissa nata per futili motivo dopo la discussione tra due ragazzine, una delle quali è la sorella del giovane ferito presa a calci e pugni. Non è stato a quanto pare un incontro organizzato, le due comitive si sono casualmente incrociate. E dalle parole presto si è passati ai fatti. Dopo la coltellata il 15enne cerveterano si è dato alla fuga con i suoi amici. I militari ladispolani, coordinati dalla compagnia civitavecchiese, hanno risolto tutto in poche ore ricostruendo l’intera storia. Si sono avvalsi delle testimonianza, oltre che delle stesse vittime, anche di alcuni negozianti e hanno utilizzato le telecamere private di una attività. Commercianti che già avevano segnalato da tempo schiamazzi continui sotto i portici della struttura. La Giunta ha preso una posizione dura con le parole del delegato alla Sicurezza, Alessandro Lombardi. L’opposizione chiede contromisure. «A nostro avviso – scrive in una nota il Pd locale – per contrastare il disagio dei minori, occorrerebbe rimettere in moto le strutture partecipative come il centro aggregativo, la consulta delle politiche giovanili e il consiglio comunale riservato a loro. Quanto accaduto sabato è un fenomeno vecchio ma realizzatosi con modalità nuove. Per evitare possa ripetersi in futuro, auspichiamo un maggior pattugliamento della città, fino a questo momento insufficiente per una realtà di 42mila abitanti». Promette un impegno costante su questo fronte la Polizia Municipale di Ladispoli che dispone di due pattuglie in più grazie all’inserimento di otto agenti.