Domani la Casa dell’Accoglienza per chi è rimasto senza una casa.
Ardita: “Ringrazio l’imprenditrice Romanina per la solidarietà dimostrata. Ma le istituzioni devono fare di più perché è dal 1985 che non si costruisce una casa popolare a Ladispoli. Serviva un intervento immediato per cercare di aiutare chi è rimasto al freddo e, dorme alla stazione o su delle panchine di Ladispoli, sotto il gelo e la pioggia invernale.
Ringrazio pubblicamente la s.ra Romanina Prato che ha messo a disposizione due roulotte, da Daniel Solli Soccorso stradale che ha trasportato gratuitamente le roulotte da via dei cacciatori a via Odescalchi, devo dire che è continuo l’impegno della s.ra Romanina Prato che già due mesi fa aveva ospitato un altro senza tetto in una delle sue roulotte in via dei cacciatori, devo dire che oltre all’ospitalità gli ha messo a disposizione lenzuola materassi coperte e sta predisposnendo bagni e docce per dare un minimo di dignità ei igiene a queste persone che sfortunatamente hanno avuto una vita difficile.
Loro mi hanno detto – afferma emozionato il consigliere Ardita di aver ricevuto il regalo di Natale, io credo di aver fatto sempre poco, si può fare di più, voglio ringraziare la Caritas che assiste queste persone quotidianamente, don Gianni Righetti da sempre vicino a queste realtà sociali.
Abbiamo bisogno che le istituzioni non si dimentichino dei meno fortunati, esiste il cemento anche per i poveri, forse per un edilizia popolare dimenticata da più di 30 anni, è dal 1985 che non si costruisce una casa popolare, è dal 2007 che sento parlare della costruzione di 6 case popolari in accordo tra comune e Ater Provincia di Roma, tante domande presentate da famiglie meno abbienti che non hanno lavoro e che con il Covid hanno perso un lavoro o hanno un impiego precario, si può e si deve fare di più, più volte ho rappresentato al Sindaco Grando tra la costruzione delle case in cooperativa e tra i piani integrati di investire poche risorse per dare una riposta a quelle 1000 famiglie che sono in lista di attesa per avere una casa popolare da più di 20 anni bastavano almeno 500.000 euro o 1.000.000 di euro per costruire una 20 di alloggi.
Oggi non vi è solo il problema dei senzatetto della stazione, vi è tanta gente che per Ladispoli vive e dorme nelle automobili, negli stabilimenti balneari anche di inverno, famiglie sfrattate che non ha più una casa e che non sa dove dormire, ma la politica se n’è accorta di questi disagi sociali o si pensa solo agli affari dei pochi e gli altri devono morire di fame e senza una casa?
Io non ci stò! Afferma agguerrito Ardita aver dato la possibilità a queste persone di poter trascorrere un Natale almeno non al freddo e sbattuti alla stazione senza una doccia ed un letto è solo un gesto di umanità, sono certo che dovremmo valutare ed accettare proposte di chi vuol creare strutture con mouli abitativi prefabbricati e il sogno sarebbe la realizzazione di una grande Casa dell’Accoglienza per chi ha perso una casa che potrà essere ospitato per dormire al caldo e per alzarsi la mattina avendo un bagno, una doccia ed almeno un letto per riposare ed un piccolo spazio per cucinare.
Ringrazio la s.ra Romanina Prato per il gesto di solidarietà che sta facendo verso i senza fissa dimora, ma possiamo e dobbiamo fare di più”.
Giovanni Ardita
Consigliere Comunale di Ladispoli
Fratelli d’Italia