Lo stomaco viene raffigurato in medicina cinese come un grande calderone in ebollizione.
Accoglie gli alimenti e li trasforma preparando il lavoro alla Milza che separerà ed estrarrà le essenze raffinate, “controlla la fermentazione e l’omogeneizzazione dei cibi e delle bevande” (Nan Jing, Classico delle Difficoltà, capitolo 31).
Lo stomaco è l’origine del Qi del cielo posteriore e la sua efficienza è fondamentale per il nostro benessere tanto che si dice che “i cinque organi ottengono tutti il qi dallo stomaco, e quindi lo stomaco è la radice dei cinque organi” (Suwen). Se è forte abbastanza ed ha abbastanza Qi, ci si sente forti e pieni di energia, altrimenti, ci si sente stanchi e la persona soffre di debolezza muscolare (combinazione deficit Stomaco e Milza).
Lo stomaco è l’origine dei liquidi organici.
Lo stomaco necessita di liquidi in abbondanza per poter frammentare ed omogeneizzare i cibi. Questi liquidi derivano dai cibi e dalle bevande ingerite. Inoltre assicura che la parte di cibi e bevande che non diventano essenza dei cibi si condensino e formino liquidi corporei. Per questo lo stomaco è una importante “fonte dei liquidi” nel corpo e per questo si dice che “lo stomaco ama l’umidità e detesta la secchezza”.
Lo stomaco, il Calore e il Fuoco
Soffre spesso di sindromi da eccesso come Calore e, nei casi più gravi, Fuoco. Sappiamo che il Calore in natura consuma i liquidi ed ha un’energia che tende verso l’alto. Il Calore nello stomaco, asciuga i liquidi, ne impedisce la produzione e tende a risalire nel Meridiano dello stomaco dando manifestazioni in alto (per esempio gengive sanguinanti, ulcere in bocca…) e non solo (feci secche, sete intensa…). Il Calore, con la sua tendenza verso l’alto, interferisce anche con la discesa del Qi di Stomaco causando nausea, rigurgiti acidi (il calore fa fermentare i liquidi nello stomaco), vomito…
Sintomi del Calore-Fuoco di stomaco
• dolore urente all’epigastrio
• rigurgiti acidi
• nausea
• fame eccessiva
• alitosi
• ulcere in bocca
• gengive sanguinanti
• feci secche
• sensazione di calore
• sete intensa• sudorazione profusa
Se è presente Fuoco di stomaco, ai sintomi visti sopra (che diventano più gravi) si aggiungono manifestazioni come:
• sete con desiderio di bere liquidi freddi
• irrequietezza mentale
• gengive sanguinanti
• bocca secca
• ulcerazioni orali
Aiutare lo stomaco
Buoni sono zuppe o porridge; dannosi a lungo andare – al contrario – sono, per esempio, i cibi cotti al forno (incluso il pane) o alla brace. L’alimentazione dovrebbe, comunque, mantenersi equilibrata tra cibi di Natura calda e di Natura fredda. Infatti un eccesso di cibi di Natura calda può formare Calore nello stomaco, d’altro canto però, un eccesso di cibi di Natura fredda può “raffreddare” lo stomaco ed indebolirne la capacità di trasformare. Oltre all’alimentazione, anche lo stress emotivo (rabbia, frustrazione, rancore…) tende a generare Calore interno che lede lo Stomaco. Quando le emozioni sono trattenute ciò può avere effetti particolarmente dannosi favorendo prima stasi e poi Calore/Fuoco. In presenza di Calore-Fuoco di Stomaco, la dietetica cinese consiglia di evitare cibi riscaldati e favorire cibi rinfrescanti.
Alimenti da evitare in presenza di Calore-Fuoco
• cibi caldi, piccanti e con tropismo per lo stomaco (cannella, pepe, peperoncino, zenzero secco e fresco, aglio crudo e agliacee in genere, alcolici, curcuma, senape, cumino, aceto…)
• alcool
• sostanze eccitanti come caffè, guaranà, ginseng…
• cotture Yang (grigliate, arrosti, affumicature)
Alimenti da favorire in presenza di Calore-Fuoco
• cibi di natura rinfrescante o capaci di purificare il calore di stomaco (grano saraceno, miglio, orzo, anatra, chiocciola di mare, granchio, tofu, latte di soia, latte vaccino, alghe marine, germogli di bambù e di soia, borragine, cavolo verza, catalogna, cavolo rosso, cetriolo, funghi champignon, cicoria di campo, insalata belga, songino, tarassaco, pomodoro, radicchio, ravanello, sedano, rucola, zucchina, kiwi, mela, fico, te verde…)
• cibi crudi e bolliti
• frutta e verdura consumati in modo regolare.