LADISPOLI, TARI E IMU:IL COMUNE PRESENTA IL CONTO AI RITARDATARI

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PARTONO ACCERTAMENTI PER 4 MILIONI, MOLTE FAMIGLIE PERÒ SONO IN DIFFICOLTÀ.

Il 2021 sta volgendo al termine, non senza una sorpresa: il Comune intende riscuotere le tasse del passato. Insomma, la tolleranza è finita per i cittadini considerati evasori che hanno accumulato un buco – secondo la stima di Palazzo Falcone – pari a 4 milioni di euro, somma che la giunta comunale ora intende recuperare.

Non tutti sono furbetti comunque, in questo periodo storico molte famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese e faticheranno anche questa volta a saldare il conto soprattutto dopo quasi due anni di pandemia. Per chi ha riscontrato gravi perdite economiche c’è la possibilità di ottenere un bonus per la spesa e per l’affitto ma di certo la sua situazione non cambierà di molto.

Non è un discorso che riguarda il futuro: gli accertamenti, già in queste settimane, arriveranno a centinaia e centinaia di utenti. Tari e Imu soprattutto tra le imposte meno regolarizzate. Sull’Albo pretorio online del municipio è stata pubblicata la delibera dirigenziale con la quale la macchina organizzativa si è messa in moto per effettuare la riscossione coattiva dell’intero importo mancante. L’azione intrapresa dai funzionari preposti del Comune si riferisce al periodo tra il 2015 e il 2017.

Lo ha confermato l’assessore al Bilancio. «Dall’inizio della pandemia fino ad oggi praticamente – spiega Claudio Aronica – abbiamo congelato qualsiasi tipo di intervento nei confronti dei cittadini non in regola. La cifra oscilla intorno ai 4 milioni e l’emergenza sanitaria non c’entra nulla perché parliamo di evasori che già nel 2015 e negli anni successivi non hanno mai provveduto a saldare le relative tasse. Da quando ci siamo insediati siamo noi direttamente ad operare sugli accertamenti e non più delle società esterne. Un modo efficace per snellire la procedura burocratica».

Rifiuti e immobili di proprietà ma anche mensa scolastica, occupazione del suolo pubblico e servizio idrico. Si potrà anche rateizzare i vari bollettini, ma la tregua a quanto pare è finita anche sui passi carrabili. «Ad almeno la metà dei destinatari – ribadisce l’assessore Claudio Aronica – abbiamo conteggiato nuovamente l’importo perché erano errate le misurazioni che ci erano state spedite. In sostanza i metri quadri non coincidevano con l’effettiva interruzione del marciapiede pubblico. Discorso ovviamente differente con la Tari e l’Imu. È lì che abbiamo constatato la vera evasione ed intendiamo contrastarla».

Non va meglio nemmeno con il capitolo delle multe. Soltanto nel 2021, a fronte di 2 milioni di euro di sanzioni emesse per infrazioni al codice della strada, il comune di Ladispoli ha incassato poco più di 700mila euro. I numeri non lasciano spazio ad interpretazioni: in città solo uno su tre salda il conto la propria multa. Contravvenzioni per la revisione scaduta o per aver parcheggiato negli stalli tariffati senza ticket o perché sorpresi alla guida senza cintura. «La situazione legata al recupero dei soldi è notevolmente peggiorata, – ammette Sergio Umberto Blasi, il comandante della Polizia Municipale di Ladispoli – prima della pandemia solo un terzo risultava nell’elenco dei ritardatari. Ora parliamo di più della metà. Tuttavia la Sap, la ditta che si occupa della riscossione, a breve si occuperà di ripartire con gli avvisi»