Cerveteri piange la scomparsa di Stefano Bibbolino

0
878

Ex consigliere comunale, lascia un vuoto nella comunità. Oggi le esequie. Il sindaco lo ricorda con un lungo comunicato.

Cerveteri è in lutto per la morte di Stefano Bibbolino, scomparso ieri all’età di 59 anni per un male che l’ha portato via in poco tempo. Persona pacata, apprezzata da tutti, impegnato anche nella politica, avvocato e appassionato di musica, lascia un vuoto nella sua famiglia e in tutta la comunità etrusca che ha potuto conoscerlo nel corso del tempo. Stefano Bibbolino è stato consigliere comunale nel primo mandato dell’attuale sindaco, Alessio Pascucci, che ha voluto ricordarlo con un lungo comunicato.

“Ci sono delle giornate che non vorresti mai vivere. Ieri è stata una di quelle. Dopo aver combattuto come un leone, è venuto a mancare un caro amico. Spesso le parole più belle le spendiamo quando gli amici non ci sono più. A volte forse esagerandole positivamente a seguito della scomparsa. Ecco, qualunque cosa bella dicessi oggi sul conto di Stefano, sarebbe una diminuzione della realtà. Persona dotata di una intelligenza rara e di una levatura morale di quelle che oggi non si trovano quasi più. L’ho conosciuto giusto dieci anni fa, in occasione delle battaglie contro la discarica a Pizzo del Prete. Poi ci sono state le elezioni amministrative e Stefano decise di mettersi in gioco, candidandosi con la lista Anno Zero, a mio sostegno. È stato eletto e fin dal primo giorno mi ha sorpreso con la sua pacatezza, l’arguzia e la dedizione alle questioni cittadine. Stefano era curioso, desideroso di capire e conoscere, pronto allo studio più intenso, se necessario. Ma, come tutti gli uomini di altri tempi, era soprattutto leale. Abbiamo discusso in quegli anni. Poche volte, a dire il vero, ma una, la ricordo bene, in modo molto duro. Io, come spesso accade, ho probabilmente esagerato. Ma poche ore dopo ci siamo ritrovati a porgerci le scuse reciproche, ognuno pronto a fare un passo indietro. Da quella volta, credo, siamo diventati davvero amici. Cosa non comune in politica. Stefano era di fede repubblicana e mi raccontava delle sue battaglie passate, di politici che io avevo soltanto sentito nominare e che invece lui conosceva benissimo. Ho imparato da lui molto più di quello che in quegli anni ho potuto dargli. E di questo non posso che ringraziarlo. È grazie a lui se a capo della nostra municipalizzata c’è Claudio Ricci: Stefano sapeva che per la Multiservizi cercavo un tecnico, una persona fuori dalle dinamiche partitiche, una persona di spessore e mi ha suggerito Claudio. Anche solo per questo, la città dovrebbe essergli riconoscente. Poi è cresciuto professionalmente ed è diventato uno dei legali di una grande azienda della Capitale. Mi disse che per i suoi molteplici impegni lavorativi, non riteneva corretto candidarsi di nuovo nel 2017. Ho insistito tantissimo, credetemi, consapevole del valore inestimabile che portava alla nostra città. Ma non l’ho convinto. Perché Stefano era così: se non poteva dare il massimo, preferiva non mettersi in gioco. Ci siamo sentiti spesso in questi anni; io lo aggiornavo sulle mie attività politiche, lui mi raccontava delle faccende legali che doveva affrontare. Quando mi parlava delle questioni di diritto, seppur spesso tecniche e amministrative, era sempre emozionato come uno studente. Forse questo mi ricorderò di più di lui: il suo essere sempre in moto verso qualcosa di alto e l’entusiasmo autentico della scoperta. L’ho risentito l’ultima volta qualche settimana fa. Avevo saputo da un amico comune che non stava bene. Ne conoscevo la riservatezza e ho esitato un po’ a chiamarlo per sentire come stesse. Poi l’ho fatto. Mi ha raccontato di lui, con la pacatezza e la lucidità di sempre e nonostante la malattia, mi ha rassicurato. Sapeva cosa stava affrontando ed era pronto alla lotta. Mai avrei pensato che quella sarebbe stata la nostra ultima chiacchierata. Se lo avessi saputo, lo avrei tenuto al telefono ancora di più. Stefano, sei stato un amico caro. Sei stato uno di quegli incontri belli, che rendono la vita migliore. Ed è stato un vero privilegio poter amministrare insieme a te, averti in squadra, poter condividere con te. So che mi mancherai tantissimo, che mancherai a tutti noi. Fortunata la nostra città che può annoverarti tra i suoi amministratori. A tua moglie, ai tuoi figli, a tutte le persone a te care mando le condoglianze mie e della nostra intera comunità. Non so come Stefano, mai alla ricerca dei riflettori, vorrebbe che oggi lo ricordassi. Non so se apprezzerebbe o meno queste mie parole, lui così pragmatico. Ma sono certo che c’è una cosa che potrebbe fargli davvero tanto piacere: che dedicassimo le nostre energie per fare il massimo per la nostra comunità. Conosco soltanto un modo, serio, per ricordare Stefano e onorare la sua memoria: compiere ogni giorno il nostro dovere. Grazie per quanto ci hai regalato, amico mio. Grazie per la tua bella amicizia”.

Le esequie si terranno oggi, mercoledì 10 novembre, alle ore 15:00, presso la Parrocchia Santa Maria Maggiore in piazza Santa Maria.