ANDAR PER OLIVE

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Il racconto di una giornata di fine ottobre

In questo assolato fine ottobre mi trovo dalle parti di Montefalco, in Umbria, impegnato nella raccolta delle Olive. Ospite in casa di parenti sto facendo delle esperienze, a contatto con la natura, che mai credevo così appaganti anche se un po’ faticose. Complice il bel tempo si comincia nelle prime ore della mattinata. Armati di guanti e muniti di scala le capaci cassette di plastica vengono riempite mentre l’aria, inizialmente rigida, con il passare delle ore si addolcisce ed i primi indumenti pesanti cominciano ad alleggerire le persone. Qualcuno canta, vola qualche sfotto’ e la più saggia passa con il caffè caldo. Imparo a riconoscere le principali varietà di olive: il Leccino, il Frantoiano ed il profumatissimo Moraiolo. Perché, per rispetto della veneranda età e per la condizione di “neofita” il mio compito è quello di “defogliatore”. Ossia mondare le olive, gia nelle cassette, di tutte le foglie ed eventuali impurità. Perché al momento della “molatura” la qualità, il profumo ed il sapore dell’Olio non abbiano ad essere alterati da nessun corpo estraneo.

Ieri il grande momento é arrivato. Dopo le varie operazioni di soffiatura e lavaggio finalmene attraverso il vetro della “gramola” ( la macina vera e propria) ho visto una meravigliosa massa dal colore violaceo girare con il suo impasto superbo gia con le tracce d’olio in superfice. Alla fine del percorso, poi, il getto meraviglioso di un colore verde tenue che riempiva i lucidi contenitori d’acciaio sotto l’occhio vigile del molitore. Chi mi stava accanto ha compreso la mia ansia d’assaggio. Con un bicchiere, passato velocemente sotto il getto mi è stata consentita la primissima degustazione dell’Olio Nuovo. E fu una delizia. Fu un ringraziamento alla sorte che mi ha riservata questa esperienza memore di quando la mia mamma per poterci sfamare, raggiungeva lontani paesi della provincia di Salerno e si avventurava nel commercio dell ‘Olio di contrabbando. Mio Padre era ancora, a “servire la Patria ” da richiamato. Io, sette anni, il più vecchio di tre figli, badavo ai miei amatissimi ed affamati fratelli . Ma questa è un altra storia…
A.Capone