Più che un problema ormai un dramma. Proviamo a capire il ferraginoso meccanismo che lo determina mettendo in evidenza colpevoli omissioni.
di Tony Moretti
Dietro le ormai conosciute boutade propagandistiche dei Sindaco e dei suoi ahimè, incolpevoli amministratori, in quanto incapaci a gestire correttamente la cosa pubblica, affrontiamo oggi il problema dei sacchetti di rifiuti abbandonati per strada.
La propaganda istituzionale parla di opera di incivili, e senza dubbio lo è chi si rende protagonista di queste cose, ma chiediamoci: – dato per scontato che ci sono ed esistono, la città deve rimanere sporca? – C’è o non c’è una ditta appaltatrice che deve provvedere al mantenimento della pulizia e del decoro urbano? Ebbene, perchè non lo fa?
Si potrebbe conoscere questo capolavoro di appalto che prevede che qualora la ditta incaricata trova sacchetti sparsi per le strada sia autorizzata a lasciarli sul posto senza rimuoverli e pulire e questo per giorni e giorni se:
– qualcuno non ha fatto un esposto alla guardia ambientale che dopo un sopralluogo avverte l’azienda appaltatrice che successivamente, compatibilmente alle risorse umane e di mezzi disponibili provvederà a rimuoverli?
E la Polizia Locale, che ha compiti di pubblica sicurezza, di polizia giudiziaria e di guardia ambientale, nonché di protezione civile, non sembra che debba aspettare la segnalazione del cittadino per rimuovere o multare un’auto in divieto di sosta. Potrebbe procedere autonomamente verso i responsabili: gli incivili se individuati, l’azienda di raccolta per la sua inadempienza, e addirittura verso il Sindaco, che è il responsabile della salute pubblica in città. Qualcuno obietterà che mai procederanno verso il loro datore di lavoro ma qualcuno spieghi loro che il Sindaco non è il loro datore di lavoro ma solo un burocrate che gestisce, a volte in forma clientelare le loro assunzioni. Il loro datore di lavoro sono i cittadini verso i quali devono compiere il loro dovere.