ESORCISMI IN SAN GIOVANNI IN LATERANO: PADRE CANDIDO AMANTINI E LE SUE TESTIMONIANZE
I gradini più famosi di Roma, situati in Piazza San Giovanni in Laterano 14, sono tra le mete di pellegrinaggio più ambite, in particolare per l’impressionante storia da cui è avvolto l’intero complesso.
La Scala Santa è sicuramente la più visitata della Capitale, vicino a San Giovanni in Laterano: si trova all’interno dell’edificio accanto al chiostro della Basilica, costruito alla fine del ‘500, quando Papa Sisto V (1521-1590) ha dato il via ai lavori di ristrutturazione per sistemare l’intero complesso architettonico. All’interno sono presenti diverse rampe, ma quella famosa calpestata da innumerevoli visitatori, la maggior parte dei quali la percorrono in ginocchio (specialmente durante il Venerdì Santo, il primo giorno dopo la fine della Quaresima), è proprio quella dei 28 gradini in marmo bianco ricoperti dal legno di noce da Papa Innocenzo XIII (1655-1724) nel 1723 per una migliore conservazione, oggi tornati alla loro bellezza originaria. La storia ci tramanda che quei gradini sono stati portati da Gerusalemme a Roma dall’Imperatrice Sant’Elena (la mamma di Costantino) nel 326 e che appartengono alla scala del pretorio, calpestati da Cristo in persona, per raggiungere Ponzio Pilato che lo avrebbe giudicato durante il processo. La Scala della Passione conduce all’ingresso della cappella del Sancta Sanctorum (la Cappella di San Lorenzo, edificata dal Pontefice Niccolò III nel 1278), che ci accoglie con un’iscrizione latina la quale ricorda: “Non est in toto sanctior orbe locus” (“non esiste al mondo luogo più sacro di questo”). In effetti, considerata come il modello della Cappella Sistina, è il luogo dove venivano celebrate le cerimonie più solenni dei Papi e conservate le reliquie più sacre.
È opportuno ricordare che in questo luogo ricco di storia e di affreschi, che aiutano i fedeli a immergersi totalmente nella contemplazione e nella preghiera, si svolgevano gli esorcismi, probabilmente ancora oggi. L’esorcista più famoso della diocesi di Roma, nonché l’unico al tempo e per un lungo periodo, è Padre Candido Amantini (1914- 22 settembre 1992), ricordato per il suo essere sempre sorridente, sereno, profondamente umano e dolce, distintosi per un’intelligenza e una memoria fuori dal comune. Inizia presto una collaborazione con un suo ex allievo Alessandro Coletti (esorcista della diocesi di Arezzo), praticando il suo primo esorcismo nel 1961 e continuando questa pratica fino al 1990, periodo in cui individua come suo degno successore il famoso Gabriele Amorth (1925-2016).
Il Padre Passionista era solito utilizzare il Rituale Romano per il ministero dell’esorcismo, aggiungendo qualche modifica personale come ungere il fedele con l’olio dei catecumeni, oltre che utilizzare l’acqua benedetta e combatteva il diavolo deridendolo, mantenendo intatto il suo sorriso benevolo: il Padre successore sopra citato ha ricordato che durante la liberazione di un fedele posseduto Padre Candido stesse faticando molto e disse a Satana << Vai via che il Signore te l’ha creata una cava ben riscaldata, te l’ha preparata una casetta dove non soffrirai il freddo >>.
Nonostante le molte testimonianze di chi ha dedicato l’intera vita alla lotta contro il demonio, oggi, nell’anno 2021, rimane ancora molto difficile credervi.
Flavia De Michetti