URBANISTICA: VICINI MA NON TROPPO, I SINDACI DUELLANO SUL TEMA.
Un obbligo o dire una verità, il gioco è molto semplice.
Alessandro Grando, sindaco di Ladispoli attaccato dalla sinistra per il progetto del centro commerciale alle porte della città, risponde criticando la gestione della cittadina etrusca. Iniziando col dichiarare false alcune loro affermazioni, “hanno parlato di commissione urbanistica irregolare, di procedura forzata, di documentazione assente e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente nulla di tutto ciò corrisponde alla realtà dei fatti”, Grando ha ricordato come tra gli esponenti presenti alla manifestazione davanti Palazzo Falcone il giorno in cui si è tenuto il consiglio comunale, c’erano “anche esponenti del partito Italia in Comune, che da 10 anni amministra Cerveteri, dove è stato recentemente approvato un parco commerciale da mezzo milione di metri cubi al confine con Ladispoli. Quando questi signori attraversano il confine in direzione Cerveteri sono favorevoli alla realizzazione di mega centri commerciali, che però stranamente non danno fastidio a nessuno e non mettono a repentaglio il comparto commerciale della nostra città” – tuona sfidando il “cugino” a colpi di mattone – “Quando tornano indietro si travestono da ambientalisti, sono contrari al cemento e preoccupati per la sopravvivenza delle attività commerciali del posto” – prosegue suscitando la reazione di Alessio Pascucci che, pur non ritenendo opportuno intervenire nelle scelte di altre amministrazioni, anche quando non ne condivide le decisioni, risponde: “Cerveteri ha un territorio oltre 5 volte più grande di quello di Ladispoli; nonostante questo i 9 anni della nostra Amministrazione sono stati caratterizzati da una quasi totale riduzione dei metri cubi previsti in passato e da una fortissima tutela contro il consumo di suolo. Abbiamo annullato tutti i patti territoriali che prevedevano una colata di centinaia di migliaia di metricubi. Abbiamo fermato la realizzazione di un grande centro commerciale sull’Aurelia in località Beca. Abbiamo adottato il nuovo Piano Regolatore che ha di fatto vincolato aree che invece precedentemente prevedevano espansione. E soprattutto, non sono sorte mega strutture commerciali o residenziali, come invece abbiamo visto accadere nella vicina Ladispoli”. E affonda: “Visto poi che stiamo parlando di tutela delle aree, mi preme far presente che in questi anni abbiamo proceduto a far abbattere uno stabilimento balneare e un parcheggio presenti all’interno della Palude di Torre Flavia che erano lì da sempre. Abbiamo inoltre recintato il perimetro della palude impedendo di fatto tutte le attività precedenti che non erano assolutamente compatibili. L’impressione è che al confine sud, dal lato di Ladispoli, l’Amministrazione non abbia fatto altrettanto”.
Girando la bottiglia, il gioco della verità testa sia la velocità che la logica dei giocatori: bisogna premere il pulsante e indovinare se il presentatore ha detto una cosa vera o falsa e nel minor tempo possibile.