Chi pagherà per la morte di Camilla?

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AstraZeneca

Nessuna correlazione, allora perché si muore di trombosi?
Mi presento ponendo un quesito.

Vaccino Astrazeneca ai 18enni. Ancora il comitato tecnico scientifico non valuta la validità della scelta, intanto Camilla Canepa non c’è più. La diciottenne di Sestri Levante, è deceduta per una trombosi al seno cavernoso con emorragia cerebrale, si era vaccinata con AstraZeneca il 25 maggio in un open day vaccinale per gli over 18. Il legame è tutto da dimostrare e solo l’autopsia potrà dire se c’è un nesso tra la vaccinazione e la morte della ragazza. Intanto i dubbi arrivano insieme alle polemiche di una parte dell’opinione pubblica (30%) che mette in discussione il rapporto tra beneficio/pericolo nel vaccinare contro il virus Covid-19 i giovani. Intanto le Regioni procedono in autonomia nella programmazione degli open day dedicati alla fascia d’età che va dai 12 ai 18 anni.

La Procura di Genova:«Metteremo in atto il protocollo già applicato a un altro decesso post vaccino — spiega il procuratore aggiunto Francesco Pinto —: il fascicolo sarà aperto per omicidio colposo contro ignoti e si darà corso agli adempimenti necessari, a cominciare da quello autoptico e alla raccolta di tutta la documentazione anche dell’iter vaccinale. Nomineremo il medico legale e l’ematologo che già stanno seguendo gli altri casi».
Il lotto di AstraZeneca con cui sono state vaccinate Camilla e una donna savonese di 34 anni è stato ritirato. Quest’ultima è stata ricoverata e operata per rimuovere trombi addominali ed è in rianimazione.

La campagna promozionale intrapresa dal governo per convincere i 18enni a vaccinarsi, dando l’illusione di poter così riappropriarsi della loro vita, la responsabilità assegnatagli di dover proteggere i propri cari è un fenomeno anomalo su cui nessun luminare televisivo si pone domande. Eppure tutto inizia ponendo un questito. Perché chi deve e può, non pone domande?