Riforma del fisco e della riscossione

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Cartelle cancellate dopo 5 anni

Il governo sta pensando di cambiare le regole della riscossione, dando al Fisco 5 anni di tempo per incassare le somme dovute, al termine dei quali le cartelle esattoriali non pagate finirebbero in prescrizione.
L’Agenzia delle entrate avrà dunque 60 mesi di tempo per riscuotere quanto le spetta: al termine di questo periodo, se il provvedimento dovesse diventare effettivo, le cartelle esattoriali verranno eliminate. Si parla di ben 160 milioni di cartelle in attesa, l’80% delle quali relative all’arco temporale compreso fra gli anni 2000 e 2015, e di ben mille miliardi che devono ancora essere recuperati dal Fisco.
Dopo la nascita di Equitalia, (riforme 1999 e 2006) pare essere in arrivo un nuovo provvedimento. “É chiaro che sulle cartelle lo Stato non ha funzionato, uno Stato che ha permesso l’accumulo di milioni e milioni di cartelle che non si possono esigere: bisogna cambiare qualcosa”, ha affermato il presidente del Consiglio Mario Draghi sul Il Messaggero.

A fine giugno per riavviare la macchina delle cartelle sospese dal marzo 2020, si pensa di prevedere un meccanismo di ripresa dei pagamenti soft, con allungamento delle rateizzazioni soprattutto per non far perdere tale diritto a chi la rateizzazione aveva chiesto.
Portare a 5 anni il tempo entro il quale L’Agenzia dell Entrate può riscuotere quanto dovuto, è una decisa riduzione, un primo passo verso l’efficienza.