Ladispoli, arrivano i megafoni sul lungomare

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Il Comune ha utilizzato parte dei fondi regionali per installare una ventina di altoparlanti: trasmetteranno musica e informazioni ai turisti sulle norme contro il Covid. 

Informazioni anticovid e musica. In molti si saranno chiesti a cosa mai potrebbero servire questi megafoni installati sul lungomare a Ladispoli. E a quanto pare, a sentire Palazzo Falcone, avranno questa duplice finalità. Una sorta di “beach music” con aggiornamenti anche in tempo reale sulle notizie ma poi il compito di avvisare i bagnanti sulle classiche regole delle distanze o per invitare i turisti a raggiungere altre spiagge perché troppo piene. I primi megafoni sono stati piazzati sul tratto centrale di via Regina Elena, persino sul ponte pedonale che lo collega con via Marco Polo. Si tratta di un’iniziativa a costo zero per l’amministrazione comunale visto che utilizzerà i fondi regionali assegnati alle località balneari per far fronte alla sicurezza sul litorale. «Abbiamo pensato ad uno strumento comunicativo e immediato – spiega Pierpaolo Perretta, vicesindaco e assessore al Demanio Marittimo di Ladispoli – per gestire l’organizzazione degli arenili pubblici. Un esempio. Se un’area è troppo affollata, alla famiglia che cercherà di accedere verrà consigliato di raggiungere un’altra spiaggia. Naturalmente servirà per richiamare anche chi non rispetterà le distanze con sdraio e teli da mare o per recuperare un bimbo che si è allontanato dai genitori». E dopo il freddo e noioso intervento dello speaker, ecco di nuovo la musica e la ricerca del tormentone estivo. Magari per i nostalgici anche la possibilità di ascoltare un pezzo di successo degli anni passati. «È un modo per dare un po’ di colore all’estate – aggiunge Pierpaolo Perretta – e sentirsi magari più uniti in questo momento dopo un periodo difficile per l’emergenza sanitaria. Gli altoparlanti copriranno l’intero centro urbano, i lungomare laterali e anche la frazione di Marina San Nicola. Certo, non credo saranno attivi tutto il giorno, magari in alcune fasce di mattina, pomeriggio e sera. Ne discuteremo in queste ore».