La legalità non è giustizia, nemmeno morale ma il rispetto di regole, leggi, obblighi e divieti.
di Barbara Pignataro
L’associazione Mamme Etrusche, ora “Comitato per la Legalità e l’anticorruzione ODV”, è stata ammessa parte civile nel provvedimento denominato “Mafia Litorale” la cui udienza si è tenuta lo scorso 4 maggio. Un procedimento per corruzione, abuso d’ufficio con aggravanti, esclusa quella mafiosa, dove tutti gli imputati sono stati rinviati a giudizio nonostante gli avvocati difensori avessero chiesto il non luogo a procedere. Nonostante gli stessi si fossero opposti alla costituzione di parte civile, il Gip l’ha ritenuta legittima. Come mai?
Anzitutto è bene ricordare che la giurisprudenza ammette la costituzione di parte civile anche ad enti ed associazioni costituite dopo la consumazione del reato contestato agli imputati, pertanto il Gip ha accolto la richiesta dell’associazione di potersi difendere quale parte lesa e contestualmente di esercitare il suo diritto al risarcimento del danno.
L’associazione Mamme Etrusche possiede i requisiti per farlo. E non è una cosa scontata. Come non è un caso. Il gruppo di cittadini di cui si compone l’associazione sono presenti sul territorio da anni, rappresentati dalla presidente Francesca Toto che in prima linea si batte per la legalità e l’anticorruzione.
La presenza in aula della Toto martedì 4 maggio 2021 e la vittoria ottenuta, è il risultato del duro e costante lavoro svolto tra Ladispoli, Cerveteri, Santa Marinella e dintorni.
Un territorio ruvido, di difficile gestione e dove è altrettanto presente un costante lavoro di opposizione alla legalità. Dal 2015 l’associazione è fortemente impegnata in una vera lotta alla corruzione, alle procedure poco chiare che vedono sempre gli stessi soggetti aggiudicarsi fondi pubblici senza il rispetto delle leggi su appalti e normative Anac nel campo sociale, culturale e turistico dei comuni interessati dal provvedimento in oggetto, che sono ben 4: Cerveteri, Ladispoli, Santa Marinella e Tolfa.
Fatti non parole.
Negli ultimi anni Mamme Etrusche ha assistito minori in grave stato di disagio, donne vittima di violenza, ha proposto azioni di tutela ambientale: la chiusura di Cupinoro in collaborazione con altre associazioni ambientaliste e contro la presenza di grossi siti abusivi contenenti amianto, per la quale ha anche sottoscritto un accordo di collaborazione con l’osservatorio nazionale amianto (ONA). Di recente è stato ricordato il pericolo presente nel centro storico di Cerveteri.
É l’unica realtà presente sul territorio e non per caso. “L’anticorruzione non è una formalità” secondo la presidente dell’associazione che, da Mamme Etrusche è divenuta appunto “Comitato per la Legalità e l’anticorruzione ODV”. Sete di giustizia, amore per la vita e verso il prossimo e notevole competenza sono le qualità che distinguono i componenti dell’associazione, che rende ricco il nostro territorio. Aggiungo il coraggio, requisito indispensabile che spiega la sua unicità.
Concludo con una citazione che mi piace e che trovo ‘pertinente’ al comportamento dell’amministrazione comunale, che orgogliosa delle iniziative intraprese da un’associazione, che conta numerosi soci tra i residenti, ne rifiuta ogni richiesta, anche la più banale. Come la richiesta di iscrizione all’Albo delle associazioni “in quanto non si ravvisano i presupposti”.
“A volte bisogna dare un giusto peso all’evidenza. E arrendersi non è debolezza. È una scelta”. cit