ENPA SANTA MARINELLA CON LA LIPU PER SALVARE IL BOSCO DEL MARANGONE

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30 ettari a rischio. Le associazioni e i comitati del territorio chiedono all’Università Agraria di Civitavecchia una gestione più ecosostenibile. La petizione lanciata su Change.org ha già superato duemila firme. Sopralluogo dei tecnici della Regione.

Un autentico gioiello verde del Comprensorio Tolfetano-Cerite-Manziate, una vera foresta mediterranea ricca di biodiversità, attraversata dal fosso Maragone, che in primavera si tinge di rosa con i fiori dell’Albero di Giuda, il Cercis Siliquastrum, che non è solo un polmone verde per tutta la comunità, ma anche l’habitat naturale di tante specie animali e persino insetti rari, rischia di essere compromesso. Ma per quale motivo?

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Logo dell’Università di Agraria

L’Università Agraria di Civitavecchia nell’ambito del Piano di Gestione Forestale ha previsto un taglio a raso del bosco in località Macchia del Semaforo e La Castellina, tra Civitavecchia e Santa Marinella, nella Zona di Protezione Speciale per la conservazione degli uccelli selvatici (Direttiva 79/409/CEE). Inoltre, tutta la valle del Marangone è sottoposta a tutela dal Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico della Regione Lazio. Qualsiasi azione di taglio o diradamento avrebbe conseguenze gravi non solo sugli animali, ma anche sulla salute delle persone, dicono le associazioni e i comitati del territorio, che insieme a LIPU, ENPA Santa Marinella, Leukothea, Comitato 2 ottobre, Forum Ambientalista, Societas Herpetologica Italica, sezione Lazio e SROPU, hanno lanciato su Change.org la petizione “Salviamo il bosco del Marangone”. Sono a rischio 30 ettari di bosco, dicono i firmatari, che in circa 40 anni di mancata gestione hanno ricreato un autentico ambiente mediterraneo, quasi un monumento naturale.

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Il fosso del Marangone  –  Fonte: Associazione La Castellina

La petizione in pochi giorni ha già superato 2 mila firme. I firmatari alla luce dei recenti lavori dell’Agraria di Civitavecchia chiedono alla Regione Lazio di impedire futuri interventi nella Zona di Protezione Speciale e di riaprire la procedura di Valutazione d’impatto del Piano di Gestione e Assestamento Forestale 2019-2025.

 

L’Università è stata istituita nel 1894, con la legge 397, come “Ordinamento dei domini collettivi nelle provincie dell’ex Stato pontificio ed è deputata, come da Statuto, a rappresentare la collettività per quanto riguarda l’amministrazione e la gestione dei beni e dei diritti civici, svolgendo le “attività necessarie e opportune per la conservazione e per la valorizzazione del patrimonio civico ai fini della sua fruizione da parte della collettività per finalità agrosilvopastorali, connesse ad attività sia agricole che zootecniche, secondo la qualità colturale e la destinazione delle terre e la natura dei diritti, e, in considerazione del rilievo paesaggistico e ambientale…”.

Copertina de “I segreti del Marangone” –  Fonte: Associazione La Castellina

La zona, fra l’atro, è già stata oggetto del Progetto Life Natura “Val.Ma.Co.”, finanziato dalla Comunità, per la tutela degli uccelli e dell’habitat naturale, compreso il  recupero delle vecchie aree di pascolo, degli uliveti, dei fontanili e dei vecchi muri a secco, oltre ad essere ricca di testimonianze archeologiche. La LIPU spiega Alessia Colle, promotrice della petizione propone un metodo di gestione più sostenibile e un taglio del bosco meno impattante, senza minacciare le specie che ospita. Per conoscere questo piccolo paradiso si possono leggere tre volumi scritti da Mauro Tisselli, fondatore dell’associazione la Castellina: “Sui passi della Castellina”,“I segreti del Marangone” (1996) e “Alla scoperta della campagna Civitavecchiese” (2010) che svelano la storia e la natura del comprensorio locale: lo splendido universo verde dei Monti della Tolfa, la valle del Mignone e le zone che li circondano, fino alla bella Etruria e all’affascinante Toscana.

Nei giorni scorsi i tecnici del Comune e della Regione hanno fatto un sopralluogo nell’area stabilendo che sono necessarie ulteriori verifiche per valutare l’impatto del Piano di Gestione dell’Agraria. La petizione: www.change.org/Stop_Taglio_Macchia_Semaforo_e_castellina

a cura di Barbara Civinini

Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com