TASK FORCE DEL COMUNE CONTRO I TRASGRESSORI CHE PERÒ NON CONOSCEVANO IL REGOLAMENTO DEL PATRIMONIO ARBOREO. INFORMATORI ANONIMI HANNO CHIAMATO I VIGILI.
Multe indigeste per la potatura degli alberi non corretta, persino nel proprio giardino di casa. Gli ignari cittadini di Cerveteri hanno pagato lautamente questo “azzardo”, di certo non consapevoli dell’esistenza di un regolamento. Di avvisi e comunicazioni forse il palazzetto comunale poteva pubblicarne di più, fatto sta che è scattata la task force dei vigili urbani per sanzionare i residenti che hanno provveduto a sfoltire piante e alberi considerati di pregio.
Contravvenzioni salate, in alcuni casi fino a 500 euro, inflitte dagli agenti della Polizia municipale che si sono attivati su segnalazione di alcuni cittadini specie nelle frazioni di Valcanneto e Campo di Mare. Non tutti però l’hanno preso bene, anzi. «Gli alberi erano nel mio giardino – si sfoga uno dei multati – pago le tasse e ho rispetto per l’ambiente, certo questa azione mi sembra esagerata. Soprattutto mi infastidisce il fatto che ci sia qualcuno che continuamente controlla le abitazioni per allertare le forze dell’ordine. È accaduto altre volte». Sui social la comunità è molto divisa tra chi ritiene eccessivo il verbale puntando il dito pure contro gli anonimi informatori appostati dietro il cancello, chi invece considera corretta la multa difendendo la conservazione dell’ambiente cittadino.
La normativa. Querce, eucalipti e ulivi. Per il regolamento “Tutela del patrimonio arboreo”, approvato nel 2003 dall’ex commissario prefettizio di Cerveteri, Paola Basilone, ci vuole un permesso per procedere alla capitozzatura. Per abbattere un albero e potare esempio una quercia o un leccio si deve presentare domanda all’ufficio Ambiente del Comune, per appurare se la stessa pianta sia sottoposta a vincolo paesaggistico e non rischi di morire dopo un taglio errato. «Esiste questo provvedimento – interviene Elena Gubetti, assessore etrusca alle Politiche ambientali – e che piaccia o no deve essere rispettato. Ne va della conservazione del nostro ambiente e del patrimonio verde che ricordo appartiene a tutti. Ben vengano i cittadini che segnalano se qualcuno si comporta diciamo in modo sbagliato. Ricordo pure che in caso di abbattimento selvaggio, il privato, oltre a ricevere una sanzione, sarà costretto a ripiantumare lo stesso albero, se non nel suo giardino, in un’area ad hoc».
Numerosi i verbali negli ultimi mesi. Gli agenti di via Friuli hanno contestato diversi interventi fai-da-te su querce e lecci a Valcanneto e su eucalipti e pini a Campo di Mare. Il tema del verde è molto sentito in città. E tutti i dati riguardanti il patrimonio arboreo sono disponibili online. La mappa del censimento include Cerveteri, Valcanneto, Cerenova, Campo di Mare, I Terzi, Borgo S. Martino, Ceri e Sasso. «La mappatura digitale – scrive in una nota stampa la municipalizzata Multiservizi – pone l’amministrazione di Cerveteri tra le poche in Italia ad aver ottemperato alla legge del 2013 che prevede che tutti i comuni sopra i 15mila abitanti si dotino di un catasto delle alberature, ma soprattutto fra le pochissime realtà ad aver mappato tutti i dati del verde pubblico».