Tassitano lancia l’allarme: “A Cerveteri in arrivo 140 immigrati”

0
2389

Riceviamo e pubblichiamo da Margherita  Tassitano di Patto per Cerveteri.Il Comune di Cerveteri ha manifestato già da tempo, in particolare, con avviso specifico del 07/08/2015, l’interesse a partecipare alla procedura indetta dal Ministero dell’Interno, conosciuto come  SPRAR, ovvero domanda di contributi per la prestazione di servizi finalizzati all’accoglienza dei richiedenti e titolari di protezione internazionale ed umanitaria.

L’accoglienza di tipo ordinaria di cui al progetto dell’amministrazione di Cerveteri obbliga l’ENTE a fornire e garantire i seguenti servizi agli immigrati ospitati:

accoglienza materiale, assistenza sanitaria, inserimento nelle scuole, mediazione linguistico culturale, formazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, orientamento e accompagnamento all’inserimento abitativo, orientamento e accompagnamento, l’inserimento sociale, orientamento e accompagnamento legale.

Per realizzare il progetto, il comune dovrà individuare il soggetto collaboratore partner che provvederebbe materialmente a fornire i servizi di cui allo SPRAR.

Allora vengono spontanee delle domande e delle considerazioni:

In un territorio dove i servizi non sono neanche sufficienti per i suoi attuali abitanti, dove il tasso di disoccupazione è in crescita, dove il  sistema di polizia e sicurezza è sicuramente sottodimensionato rispetto al numero degli abitanti, all’estensione del territorio stesso  e  alla frequenza sempre in aumento di  episodi di criminalità, dove non ci sono strutture adeguate per l’accoglienza di massa, dove è alto il rischio di non riuscire ad integrare queste persone come già avviene con molti stranieri presenti in gran numero nel territorio, dove prima di tutto si dovrebbe dare precedenza alle numerose famiglie bisognose del posto, e ce ne sarebbero tante,

ci si chiede il perché di un tale progetto volontario da parte di questa amministrazione.

Forse si vuole agevolare qualche privato per la gestione di questa accoglienza?

Non serve fare supposizioni, basta guardare altri comuni dove è accaduto di tutto, dallo sfruttamento di vite umane ovvero business migranti, agli episodi di Isernia, la guerra tra bande di migranti per lo spaccio.

 

Sono favorevole all’accoglienza come ultima possibilità di aiuto a persone che fuggono dalla guerra, dalla miseria e dalla violenza in genere, ma ritengo che la nostra Cerveteri non solo non sia all’altezza di sostenere un simile Progetto, ma che così si possa solo peggiorare il degrado della nostra città.

La soluzione è quella di creare un territorio che faccia prima una grande opera di ristrutturazione e riorganizzazione amministrativa,  contestualmente ad una formazione ed informazione dei suoi cittadini, a partire dalla scuola e dalle famiglie, accompagnate da un’improrogabile emergenza di sviluppo  ed incremento  dei  servizi collettivi.

Solo un grande cambiamento potrebbe prepararci ad affrontare emergenze umanitarie come quella di questi ultimi anni.

Margherita  Tassitano di Patto per Cerveteri