Ancora polemiche nella città etrusca per la carenza degli spazi nei quattro camposanto.
La fotografia non offre spazio alle interpretazioni. I loculi vuoti si contano facilmente nel cimitero della frazione Sasso. E sono gli unici a disposizione dei cari estinti nell’intero territorio di Cerveteri. Una ventina, non di più quelli ancora utilizzabili. Per raggiungere il camposanto dal centro abitato, in piazza Aldo Moro, un automobilista dovrebbe percorrere molta strada, e per un anziano che non guida ciò è un problema. Al momento ai familiari dei defunti non resta così che l’opzione Sasso o accettare la cremazione, con il rischio dei lunghi tempi di attesa del trasferimento della salma dalla camera mortuaria di via dei Vignali a Civitavecchia. Se n’è già parlato in queste settimane però certo la fotografia fa un certo effetto.
La carenza di posti è un tema ancora non risolto in questi anni dal comune etrusco. Il piano per la realizzazione della quinta struttura è tramontato. Però neanche sembrano ottimali le condizioni in cui versano i cimiteri esistenti. Al Sasso i cittadini segnalano continuamente uno stato di degrado. «Vede qui – indica un utente – alcuni loculi sono spaccati. Si registrano puntualmente infiltrazioni e ogni volta che piove si allagano anche le tombe disposte a terra. Ci vorrebbe più cura e maggior rispetto per chi ormai non c’è più». Osservando bene le mura perimetrali, alcuni punti presentano delle crepe evidenti. All’esterno sono state posizionate delle travi di ferro per impedire il cedimento dell’ala del cimitero che di conseguenza farebbe crollare anche i loculi. Diverse croci di chi è seppellito sono pure spaccate.