VITTORIO SGARBI SI CANDIDA A SINDACO DI ROMA

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vittorio sgarbi

IL DIRITTO ALLA BELLEZZA: VERSO IL RECUPERO DELLA CAPITALE.

di Barbara Pignataro

Ancora non si sa quando si potrà andare alle urne, sembra che le elezioni verranno rimandate qualche mese dopo la scadenza naturale del mandato in maggio, probabile in autunno, l’unica certezza per la Capitale è la candidatura di Vittorio Sgarbi.
Il deputato gioca d’anticipo: “Ci siamo, la mia candidatura a sindaco di Roma è ufficiale.Ridaremo a Roma la dignità di Capitale“. Per questa corsa difficile ma entusiasmante al Campidoglio, Vittorio Sgarbi si presenta con il suo movimento dal nome Rinascimento.

Vittorio SgarbiIl Coordinatore politico di “Rinascimento” è Cristiano Aresu, le liste che lo sosterranno sono “Geo” (Ambientalisti, Animalisti Europei), “Italia Libera” con l’avvocato Carlo Taormina e l’economista Nino Galloni, “M.C.I” (Movimento Cittadini Italiani) con Silvana Bruno e “Sviluppo Italia” con Carmelo Leo.
Rinascita per Roma: “Penseremo a migliorare i servizi essenziali, cosi come chiedono i romani. Poi un grande piano per la cultura che restituisca a Roma la dignità di Capitale, rimettendo al centro dei programmi culturali l’immenso patrimonio artistico e archeologico della città” dichiara il candidato sindaco. “Io ci sono”, afferma a piazza Navona durante la conferenza stampa per l’annuncio della sua candidatura a sindaco.
Ad un elettorato ‘senza casa’ data la disgregazione politica attuale, il Professore ha ribadito l’importanza delle competenze, che in molti non hanno pur rivestendo ruoli decisivi nel Paese. É uno dei motivi per il quale non ha votato la fiducia a Draghi pur stimandolo come professionista, non ha condiviso la scelta di un governo Draghi composto da uomini di altri: “Mai mi farei rappresentare da un Di Maio” dichiara schietto.

Vittorio SgarbiE in fatto di competenze ha poco da dimostrare, Sgarbi mette in campo tutto il suo sapere, promettendo dignità: dal restituire valore al concetto di libertà di parola all’incitare al coraggio di tornare, nonostante l’emergenza sanitaria, a vedere la vita nella sua infinita bellezza.

RIBELLE, CRITICO, PENSATORE LIBERO, MAI SUCCUBE DEL PENSIERO UNICO DOMINANTE, VITTORIO SGARBI SI CONFIDA AI MICROFONI DE L’ORTICA.

Onorevole Sgarbi, premesso che siamo certi che la cultura e la bellezza potranno avere un grande rilancio con lei sindaco, cosa intende fare per ridare dignità alle periferie?“
Le periferie sono la grande intuizione dell’architetto Gano, li occorre che riprenda, dopo il covid, una vita di società e di comunità. Creare dei luoghi di cultura e delle aree di interesse come proiezioni di film e teatri, magari anche sperimentali. Dove non c’è comunità culturale non c’è neanche politica, e vita civica. Per cui eliminare l’isolamento nelle periferie è essenziale, ed è la cosa che mi contrappone di più alla Raggi con la sua idea di fare dai grattacieli allo stadio. Solo speculazione edilizia. Le periferie vanno disegnate affinché ci siano piazze, centri culturali, luoghi in cui si possa distribuire quello cha avviene, a Roma in pieno centro, addirittura ha chiuso il teatro Valle. Come avviene a Milano, piccoli teatri che proliferano e bonificano intere aree, dalla Garbatella al quartiere Coppedè, dei luoghi dove c’è una dimensione residenziale a diversi livelli di società, più alta, più bassa o proletaria però ovunque la cultura è una dimensione di comunicazione perché ci siano pensieri comuni”.

Non teme che il suo essere poco allineato al Pensiero Unico Dominante possa renderle l’impresa più ardua?
Io ho in qualche modo contagiato in questa dimensione più aperta e più libera, partendo dal pensiero di Giorgio Agamben, anche Elon Musk, che mi ha scritto sul fatto che le limitazioni della libertà sono intollerabili, e ho coinvolto anche un osservatorio sulle libertà che abbiamo fatto con il senatore Siri al Parlamento, Salvini e Andrea Bocelli. In poche parole, io ho tentato di consentire che la politica di opposizione fosse più libera nel pensare a come risolvere tutti i problemi. In parte, sia la Meloni che Salvini, hanno accettato una posizione come la mia ma avendo paura che i loro lettori la pensassero all’opposto. Io, invece, non ho paura di quello che pensano i miei elettori, mi tengo quelli che la pensano come me, non devo raccogliere il consenso del 50% degli italiani.

VITTORIO UMBERTO ANTONIO MARIA SGARBI, SCHIETTO PERSONAGGIO DALL’INDUBBIO FASCINO.

Vittorio SgarbiCritico d’arte, storico dell’arte, saggista, politico, personaggio televisivo e opinionista italiano.È stato più volte membro del Parlamento e di diverse amministrazioni comunali, tra le quali quella di Milano. Dal 9 dicembre 1992 al 24 dicembre 1993 è stato sindaco di San Severino Marche. Dal 30 giugno 2008 al 15 febbraio 2012 è stato sindaco di Salemi. Dall’11 giugno 2018 è sindaco di Sutri.

 

Vittorio Sgarbi

Lezioni d’arte e parolacce. Dalla Tv, al mondo dell’arte, alla politica si è sempre distinto come uno che “non le manda a dire”. Sgarbi si affermò come personaggio televisivo ospite della trasmissione Maurizio Costanzo Show, durante la quale alternava la sua indiscussa preparazione artistica a vivaci dispute verbali nei confronti degli altri ospiti.

Vittorio SgarbiÈ infatti nello storico programma che Sgarbi pronuncia la sua prima parolaccia in televisione. Da Sgarbi Quotidiani a Virus – Il contagio delle idee, violente litigate, espulsioni e verità, lo hanno reso un volto noto a tutti.
Piace per il suo modo strafottente di interagire, forte della spiccata intelligenza che lo contraddistingue, difronte alla quale si perdona tutto o quasi. Capra è divenuto il marchio di fabbrica dell’uomo, la cui lingua non ha peli per natura!