ISCRIZIONI SUPERIORI: A NESSUNO SIA NEGATO IL DIRITTO ALLO STUDIO

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«E’ stata fatta un’ingiustizia verso i ragazzi e le ragazze che volevano frequentare a Bracciano il liceo classico»

Si sono concluse da pochi giorni le iscrizioni per il prossimo anno scolastico dei due Istituti Superiori della zona del Lago di Bracciano. Al Liceo Vian, a causa della scarsa affluenza, l’indirizzo classico a quanto apprendiamo potrebbe perdere una sezione.
La scuola offre la possibilità agli studenti e alle studentesse che vogliono frequentare l’indirizzo classico di iscriversi a quello tradizionale o in alternativa a quello Cambridge, che differisce dal primo per le ore in più di inglese e materie in lingua. Ma, tra le trentaquattro domande di iscrizione alcune non potranno essere accettate: infatti, il limite massimo, secondo le norme del Miur, è di trenta studenti per classe.
Queste stesse normative, però, impongono che in una stessa classe vi siano almeno venticinque studenti, salvo casi molto particolari: per questo motivo è molto difficile anche che si possano formate due classi.

Alcuni degli studenti e delle studentesse che hanno fatto domanda di iscrizione non potranno dunque frequentare il Liceo Vian a causa delle direttive del Ministero dell’Istruzione, che si dimostra miope nonostante vi sia un’emergenza sanitaria, perpetuando così il fenomeno delle “classi pollaio” e negando il diritto allo studio di ragazzi e ragazze che sono costretti a cambiare indirizzo di studi o spostarsi in altri Istituti a Roma o Viterbo.

«Crediamo sia doveroso esprimere il nostro dispiacere nei confronti degli studenti e delle studentesse che non potranno frequentare il Liceo Vian il prossimo anno, ma anche nei confronti della comunità scolastica tutta, che da tempo è costretta ad assistere al progressivo declino della scuola pubblica per colpa di scelte errate e ingenti tagli all’istruzione», affermano i rappresentanti della Rete degli Studenti Medi di Bracciano «è un duro colpo per chi si prende cura del Liceo I. Vian, ma soprattutto per gli studenti rifiutati, che saranno costretti ad andarsene altrove, privati del diritto allo studio nella propria città a causa delle assurde norme ministeriali».
«E’ stata fatta un’ingiustizia verso i ragazzi e le ragazze che volevano frequentare a Bracciano il liceo classico», continuano i responsabili della Rete degli Studenti Medi, «come sindacato studentesco è nostro compito garantire il diritto allo studio di tutte e tutti: per questo chiediamo che il Ministero dell’Istruzione, l’Ufficio Scolastico Regionale e le istituzioni locali si adoperino per trovare una soluzione che assicuri a tutti il diritto allo studio».