Le sedie rotelle sono arrivate ma quelle vecchie le dovrà smaltire il Comune. Polemiche sul degrado.
I banchi nuovi monoposto sono arrivati da tempo. Così come le sedie con le rotelle. Ma è il vecchio materiale ancora a non essere smaltito. E così nel cortile della scuola quel materiale senza più anima è tutto ammucchiato formando delle mini discariche a cielo aperto. Ce ne sono parecchie all’esterno dell’istituto comprensivo Corrado Melone, in pratica da quando le aule hanno ospitato banchi monoposto e sedie con le rotelle come stabilito dalla ministra, quasi ex, Lucia Azzolina. Il perimetro del plesso in realtà è circondato da ferraglie che ormai non servono più, oltre a cartelloni di ex studenti e sacchetti dell’indifferenziata destinati all’isola ecologica. Anzi, costituiscono dei pericoli per tutti i ragazzi e per i loro docenti come segnalato dal preside, Riccardo Agresti. Banchi e sedie coprono persino i murales sulle pareti eseguiti dagli artisti del territorio. Il Governo ha stabilito le “rotelle” ma saranno i Comuni a smaltire quelli senza.
«Purtroppo è così – risponde Fiovo Bitti, assessore alle Politiche scolastiche – migliaia tra banchi e sedie sono stati portati al di fuori dei vari edifici scolastici. La maggior parte siamo riusciti a stoccarli nei nostri magazzini per il futuro, altri però dovranno essere portati via e smaltiti adeguatamente dalla ditta che si occupa della nettezza urbana. Alle Melone risolveremo il disagio in queste ore. Ammetto che è un costo extra per il Comune, nonostante il Governo abbia imposto la sostituzione del materiale scolastico». E intanto all’Alberghiero banchi e sedie di un tempo sono stati accatastati nei locali vuoti dell’edificio.
