Blocco licenziamenti, cosa cambia dopo il 31 marzo

0
790
biodigestore

Il blocco dei licenziamenti, in vigore dal 17 marzo 2020, avrà termine il prossimo 31 marzo. Dopo di che il rischio è ovviamente quello di una ondata di esodi, che preoccupa i sindacati i quali vorrebbero agganciare il blocco al prolungamento della Cig Covid. Ipotesi sulla quale c’è accordo col ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.
Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri ha parlato di una prima tranche di Cig aggiuntiva e proroga del blocco dei licenziamenti che riguarderà tutte le imprese, per poi essere limitata solo a quelle dei settori in difficoltà. Gualtieri ha inoltre individuato il turismo come uno dei comparti dell’economia che dovrebbero godere di misure più estese.

Sul provvedimento è già a lavoro il Ministero, ha assicurato Gualtieri: “Proseguiamo il lavoro sul dl Ristori che comprenderà anche la misura sui licenziamenti”.

“Continueremo con il blocco dei licenziamenti –  afferma Gualtieri – naturalmente dobbiamo confrontarci con le parti sociali e auspichiamo di farlo rapidamente” conclude.

Inevitabile anche un commento sulla crisi di governo in atto.  In particolare sull’ipotesi che vede la formazione di un esecutivo di “salvezza nazionale” con le forze della destra. Un’opzione che non sembra percorribile “Matteo Salvini ci ha spiegato in modo eloquente perché non è possibile un governo con forze anti-europeiste che hanno contrastato l’Europa e l’euro” riferendosi alle parole del leader della Lega contrario ai soldi in prestito del Recovery Plan.
Da: www.quifinanza.it