Sull’acqua di Ladispoli cala il silenzio

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acqua non potabile

Nella Giornata Mondiale dei Diritti Umani un diritto è stato negato. 

L’acqua potabile per i cittadini di Ladispoli è disponibile per mezzo di un autobotte  che a fasce orarie staziona in più punti della città indicati oggi dall’amministrazione mediante una nota.
Ieri è stata emessa l’ordinanza di non potabilità in tutto il territorio “a scopo precauzionale” dopo le forti piogge di questi giorni. Oggi la Asl Roma 4, contattata per chiedere informazioni in merito alla qualità dell’acqua, a tutela della salute dei cittadini, ha risposto che la comunicazione spetta al Comune. Ricordando all’interlocutore il ruolo della Asl stessa e notizie in merito ad un loro intervento, ci viene prima ribadito di rivolgerci al Comune poi, di pazientare un giorno, per avere la certezza di poter trasferire informazioni e sopratutto di avere oltre alla volontà, anche una risposta. Dal colloquio si evince che sono stati prelevati campioni d’acqua, “sono in attesa del risultato delle analisi”, dunque effettuate.
In occasione delle precedenti ordinanze di non potabilità dell’acqua emesse nel Comune di Ladispoli nei mesi di giugno e luglio, mesi caratterizzati da una carente comunicazione da parte dell’amministrazione comunale, le notizie sulla qualità dell’acqua vennero fornite dalla Asl Roma 4 che prontamente informava sull’evolversi dell’emergenza sanitaria in corso, oggi non si può dire altrettanto. Prudenza e silenzio in cambio di chiarezza e trasparenza sulla situazione dell’acqua che scorre nei rubinetti di ogni abitazione di Ladispoli.
Nella Giornata Mondiale dei Diritti Umani, un diritto è stato negato. Non resta che attendere, domani promettono risposte, che prontamente diffonderemo.