Il crollo del camminamento a ridosso del porto, sopra il fosso che passa sotto la via Aurelia, accanto ad un insediamento archeologico come il ponte romano, è un fatto gravissimo.
Solo nella giornata di lunedì, il sito veniva attraversato da decine di surfisti giunti da tutto il Lazio per godere delle onde generate dallo straordinario reef, prospiciente la stessa foce del fosso. Ci pare sinceramente paradossale che un’opera realizzata da meno di 15 anni possa cedere in quel modo. Occorrerebbe inoltre verificare a questo punto se, oltre alla pulizia dei fossi comunicata dall’amministrazione comunale in corso da settembre, ci sia anche un effettivo monitoraggio dei manufatti pubblici che insistono sugli stessi. Ci auguriamo che il Sindaco avvii immediatamente una indagine interna, per comprendere se vi siano responsabilità sul monitoraggio e addirittura su come è stata realizzata quell’opera.
Se non ricordiamo male su di essa dovrebbe insistere anche un collettore acea, quindi la posizione strategica del sito – che investe numerosi aspetti dalla sicurezza stradale, salubrità delle acque, interesse storico archeologico e portualità – non può essere sottovalutata e merita un immediata soluzione. Confidiamo a riguardo quindi, un risolutivo intervento del Sindaco Tidei.
Il direttivo del Centro Studi Aurhelio