COMBATTERE UNA EPIDEMIA SENZA ESERCITO E SENZA ARMI

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SANITÀ FRANTUMATA, BUROCRATIZZATA, TAGLIATA. DOVE SONO FINITI I “MEDICI CONDOTTI” DI UN TEMPO”? DOV’È ORA LA MEDICINA DEL TERRITORIO?

Dottor Professor Aldo Ercoli
Dottor Professor
Aldo Ercoli

Brutta bestia questo coronavirus (Covid-19), piccolissimo ma micidiale, virale. Lui attacca tutti, non guarda in faccia nessuno, belli o brutti, risparmia i bambini e si accanisce sugli anziani. Uniche armi, le sole difese che vengono date a noi mortali sono le solite, sempre le stesse, mai originali: mascherina, distanziamento sociale, lavaggio frequente delle mani. Poi dipende tutto dal “quantum infettante” (carica virale con cui si è venuti a contatto) ed il nostro sistema immunitario (sia innato che acquisito).
Chi è avanti con gli anni, con varie e serie patologie è più esposto al pericolo di una polmonite interstiziale con insufficienza respiratoria grave. Chi è nel fiore degli anni, in perfetta salute risponde molto meglio, anche senza sintomi, all’aggressione virale.

In genere bastano un paio di settimane perché il tampone si negativizzi. Il “barricamento totale”, lo stare tutti chiusi i casa evitando contatti con estranei, quello che chiamano tutti “lockdown” è un a sorta di scudo difensivo che può proteggerci per un po’ di tempo … ma fino a quando? Se non si lavora, si campa di sussidi, prebende, mancette, acconti … e poi?
La privazione della libertà personale, l’assenza mancata degli spazi liberi all’aperto, l’estinguersi dalla vita sociale porterà inevitabilmente ad egoismi, individualismi, egocentrismi sempre più esasperanti.
Non vedo alternative. Il vaccino che verrà, oramai …entro fine anno, pare avere un’efficacia del 90%. Ma sarà veramente cosi? Quanta popolazioni mondiale sarà in grado di proteggere? Qui non si gioca al pessimismo ma alla prudenza.
Nel frattempo; nell’attesa, ci si ripara dentro il “lockdown”, si gioca in difesa accumulando giovani e anziani negli stessi appartamenti, se non nelle stesse stanze, quando ci sono per tutti.

A differenza della famiglia patriarcale il “capo famiglia”, il capostipite, è diventato il “nonnetto dove lo metto, meglio isolarlo nelle RSA (residenze per anziani) cosi non rompe più le scatole con i suoi proverbi antichi, sorpassati, parenti dei dinosauri”. Eppure quel vecchietto aveva una funzione stabile, il dono dell’esperienza, il frutto sempre verde di una vita vissuta.Certo si ammalava più facilmente, specie d’inverno, aveva i suoi acciacchi dovuti al trascorrere degli anni ma veniva curato amorevolmente. Il “dottore” di famiglia veniva sempre a casa, e più di una volta, telefonava per sentire se era migliorato. Ma sembra di vedere quel “piccolo mondo antico” del Fogazzaro. Anche malato nel suo letto era difficile che contagiasse tutto il resto della famiglia che andava a stargli vicino.
Fateci caso ora è l’inverso si è verificato l’opposto, sono i parenti che danno, con questo nuovo virus, il colpo di grazia all’anziano ammalato. C’è qualcosa di nuovo oggi nell’aria, in questo tiepido sole autunnale. Ci si difende in trincea, in casa, senza nessuno che venga a difenderci, a liberarci. Siamo soli, terribilmente soli, con la saltuaria voce di una gentile signorina che dalla Asl ci dice quando ci ha prenotato il nuovo tampone molecolare nasofaringeo dopo quelli negativi. Ancora una quarantena d’angoscia, a letto, a cuccia.

Dove sono finiti i “medici condotti” di un tempo”? Tutti morti? Dov’è ora la medicina del territorio? Quasi sempre è rintanata negli studi medici (seppure ci sono eccellenti eccezioni).E’ chiaro che anche il presidente della federazione degli Ordini dei medici (FNOMECEO) vuole anche lui il lockdown.Con quale esercito di medici, peraltro non adeguatamente equipaggiati né preparati ad eseguire i tamponi domiciliari, potrebbe recarsi a casa dei malati? Siamo senza esercito e senza armi. Si spiegano solo cosi le enormi file di auto con dentro ammalati davanti a tutti nostri ospedali.
Vigliacchi coloro che hanno tagliato i fonti alla sanità.
Vigliacchi coloro che l’hanno frantumata, smembrata, burocratizzata. I nomi di chi ha tagliato i fondi alla sanità li conosciamo.