NON C’È SOLO IL COVID

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SI STANNO TRASCURANDO ALTRE MALATTIE GRAVI COME NEOPLASIE E CARDIOPATIE.

Stanno aumentando in modo esponenziale i contagi anche qui da noi, cosi i ricoveri e raddoppiano i decessi (non si ha certezza di quanti siano effettivamente dovuti al COvid-19 e quanti per altre patologie severe a cui si è aggiunto il virus). La tattica migliore a mio avviso è quello di andare noi a stanare il coronavirus battendo a tappeto il territorio attraverso una medicina di base che sorvegli specialmente i soggetti più fragili con tamponi naso-faringei.

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Dottor Professor
Aldo Ercoli

Una strategia di attacco e non di difesa in cui è il virus che viene a portare gli ammalati negli ospedali. Si contagiano anche soggetti giovani, sani, forti, famosi? Non è detto che siano veri malati, anzi non lo sano affatto, vanno solo isolati dal contesto comunitario. Il Covid-19 sta però creando un altro problema: si trascurano altre malattie gravi, si rimandano interventi chirurgici e si rinviano esami necessari già programmati. Vogliamo parlare di neoplasie?
In Italia su ben 4 milioni di oncologici molti di loro non hanno avuto, a causa dell’epidemia, controlli e terapie adeguate. Il numero dei decessi per tumore sta aumentando (500 al giorno) forse perché si ritarda nella diagnosi e nella conseguente terapia. Gli screening di massa per le neoplasie hanno subito ma forte diminuzione con conseguente peggioramento della prognosi. Stiamo assistendo ad un maggior numero di tumori della mammella, del colon retto, dei polmoni, della prostata, del pancreas, della tiroide in stato avanzato purtroppo.
Non parliamo poi delle malattie cardiovascolari che sono sempre al primo posto nella morbilità che nella mortalità generale. La SIC (Società Italiana di Cardiologia) ha sottolineato che l’attenzione delle strutture sanitarie sul Covid-19 sta vanificando tutti gli sforzi per la prevenzione e cura delle malattie cardiovascolari compiuti negli ultimi 20 anni. Non sono pochi i reparti cardiologici utilizzati per i malati infettivi. I cardiopatici hanno paura di andare in ospedale (come in marzo-aprile) per paura di contrarre il virus. Hanno timore anche a recarsi negli studi medici oppure a chiamare il 118. Spesso arrivano al pronto soccorso in condizioni più gravi, con complicazioni aritmiche, infarti avanzati, scompensi cardiaci. Ciò rende più difficile applicare terapie idonee (es. angioplastica). Non dobbiamo abbassare la guardia su queste patologie per colpa del Covid-19.La mortalità per infarto è triplicata durante il Covid di ben tre volte rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E non è ancora finita.