TAMPONI FALSI A DOMICILIO, TRUFFA A CIVITAVECCHIA

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tamponi falsi

PARTITA DA ASL ROMA 4 LA DENUNCIA PER TRUFFA TAMPONI FALSI A CIVITAVECCHIA, MASSIMA COLLABORAZIONE CON CARABINIERI.
D’AMATO: “SE FATTO ACCLARATO L’OPERATRICE SANITARIA SARA’ LICENZIATA, E’ INACCETTABILE SPECULARE SULLA PANDEMIA”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Asl Roma 4: “In merito all’inchiesta sulla truffa dei tamponi falsi a domicilio la Asl Roma 4 informa che le indagini si sono svolte con la massima collaborazione tra l’Azienda sanitaria e i Carabinieri. La denuncia è partita proprio dalla stessa Azienda sanitaria appena è venuta a conoscenza del referto falso, e subito la Asl si è messa a disposizione per collaborare con le Forze dell’ordine per permettere di individuare i colpevoli. L’Ospedale San Paolo è estraneo ai fatti della vicenda, trattandosi di un caso isolato che sarà trattato secondo i termini di legge.
“Se il fatto sarà acclarato l’operatrice sanitaria sarà licenziata. E’ un fatto inaccettabile speculare sulla pandemia. Massima collaborazione con i Carabinieri e la Magistratura” ha commentato l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

Indagati un uomo e una donna entrambi residenti a Civitavecchia, lei lavora nell’ospedale San Paolo e avrebbe preso nel reparto gli stick per eseguire i test che l’uomo, 50 anni, eseguiva a pagamento, spacciandosi per un medico. Inoltre sembrerebbe consegnasse un finto referto con esito per tutti negativo. La possibilità che persone positive siano venute a contatto con altra gente, ignare dell’inganno, aggrava la posizione dei due indagati.