Vengono sepolti i feti abortiti con il nome della madre sulla croce. Non lo dicono. Campo 108 Cimitero Flaminio, Roma: l’agghiacciante scoperta.
Cimiteri per feti abortiti.
Associazione Differenza Donna:”Ci sentiamo tutte violate nel nostro diritto di scelta, di cittadinanza. L’ennesima violenza istituzionale verso le donne”.
È partito tutto dalla storia di una donna su Facebook che, dopo un’interruzione terapeutica di gravidanza, pur non richiedendo la sepoltura del feto, ha scoperto che qualcuno lo aveva fatto per lei. Una croce con sopra il suo nome fra centinaia. Tante altre donne hanno subito lo stesso disumano gesto. La scoperta agghiacciante di quella che sembra essere un’azione punitiva. “È come dire: lo seppellisco io per te. Trovare il mio nome su quella croce è sinonimo di dire: ecco tu hai abortito, ora tutti lo sanno” racconta Francesca che ieri ha deciso di farsi coraggio e di controllare se fra tutte quelle croci ci fosse anche “la sua”.
“Paradossi amari e sconvolgenti, in Italia non puoi trasmettere il nome della madre appena il bambino nasce. Però viene esposto sulla croce del feto, pubblicamente. Se non è questa una violenta penalizzazione delle donne..” Il Riformista
Massimo Gandolfini, portavoce del comitato “Difendiamo i nostri figli” e da anni in prima linea nella battaglia contro l’aborto ha dichiarato alla Stampa: «Mi sembra molto sbagliato questo problema burocratico e amministrativo sorto al cimitero Flaminio a Roma ma non vorrei che questo passaggio sbagliato rimetta in discussione il diritto a seppellire i bambini uccisi in utero».