La cosiddetta normalità lascia il posto ad una dittatura infinita.
Conte vuole prorogare ancora l’emergenza al 31 dicembre 2020. “E’ questa la voce inquietante che gira negli ambienti istituzionali più vicini a Palazzo Chigi. La “pagliacciata” dell’emergenza che non esiste pare destinata a continuare in un disegno globale abbastanza minaccioso con l’OMS che continua a lanciare allarmi e a ripetere come un disco rotto che il peggio deve ancora venire quando è sotto gli occhi di tutti che l’epidemia è finita”. Si legge su Ilmondoquotidiano.altervista.org e non solo.
Ad oggi, lo stato di emergenza scadrà il 31 ottobre. Intanto Conte in questi giorni è impegnato nel giro di visite delle scuole italiane, da Norcia a Tor Bella Monaca incontra studenti per ribadire:”L’attenzione del Governo sulla scuola non si spegne dopo il primo giorno. L’impegno sarà costante sino a quando non avremo superato le carenze strutturali che ci trasciniamo da anni“. Certamente in questi primi giorni sono state ribadite tutte le norme di comportamento della NUOVA NORMALITÁ. Eventuali carenze in famiglia sono state colmate attraverso i docenti che nelle scuole hanno speso fiumi di parole sulla cultura della mascherina, del gel disinfettante e sopratutto sul distanziamento sociale. «La parola stessa spiega che l’obiettivo è rendere le persone diffidenti e sole». Altrimenti perché non definirlo distanziamento fisico? E poi chi disobbedisce si sentirà colpevole per il numero dei morti che presentano in TV? Senza neanche sapere se di Covid o di qualsiasi altra malattia.
Senso di colpa vs senso di responsabilità.