Un paradosso che riguarda tutte le società dilettantistiche. Fatto sta che Ladispoli-Cerveteri domenica prossima si giocherà senza pubblico.
«Ce lo ha detto la Questura: il derby sarà a porte chiuse». Dopo un lungo tira e molla l’Academy Ladispoli getta la spugna e annuncia ai suoi tifosi, e a quelli dei cugini etruschi, che il match di domenica prossima si disputerà senza pubblico. Soltanto poche ore prima lo stesso club tirrenico aveva messo addirittura in vendita i biglietti al costo di 10 euro nel circuito “Ciao Tickets”. Ma niente da fare, così è stato deciso.
Eppure durante le amichevoli in tutti gli stadi gli spalti sono stati gremiti dal pubblico desideroso di vedere da vicino la propria squadra del cuore. A quanto pare invece le partite ufficiali, che invece sarebbero ben monitorate e i club procederebbero a vendere i biglietti mantenendo il distanziamento sociale, sono senza tifosi. Un paradosso tutto italiano quindi di chi forse non riesce proprio ad avere una visione lineare.
La stracittadina si è trasformata in un giallo prima delle decisione definitiva. «La questura di Civitavecchia su richiesta di quella di Roma – scrive nella nota stampa il Ladispoli – ci ha purtroppo informato che il derby e le successive partite, fino a nuove disposizioni, si giocheranno a porte chiuse». Una notizia che ha scatenato polemiche. «In questo periodo di totale confusione – si sfoga Gioacchino La Pietra, direttore generale dell’Academy – esistono diverse interpretazioni dei decreti ministeriali che poi portano poi a queste decisioni che cambiano ogni ora. Abbiamo lavorato giorni per preparare il derby e poi è arrivato il dietrofront. È un danno di immagine per la nostra società e per tutte quelle dilettantistiche che si trovano nelle nostre condizioni: questo non è più calcio». Spettatori o no il derby si disputerà e sarà la prima sfida ufficiale della nuova stagione valevole per il primo turno di Coppa Italia. Chi vincerà approderà al turno successivo. In questa competizione l’ultimo trionfo dei cerveterani risale al 1990 in serie D. Sulla carta i ladispolani di Marco Scorsini appaiono i favoriti presentandosi con un attacco stellare Teti-Neri. Il Città di Cerveteri guidato da Stefano Di Chiara proverà a sovvertire il pronostico.