Tamponi, dov’è l’emergenza in Italia?

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BASSETTI: “1000 CASI MA SOLO 3 DECESSI”. Mentre si è concentrati sul virus a fascia orarie e di reddito, in Italia si muore ma per incidente, in mare, di disperazione e di tumore. 

I casi di decesso sono pressoché inesistenti oramai, i reparti di terapia intensiva vuoti o quasi eppure da giorni l’informazione nazionale e locale torna a parlare di Covid e aumento costante di casi. Sopratutto nel Lazio. Succede che i tamponi che tra marzo e aprile non si potevano fare ora arrivano a valanga e trovano positivi. Creando allarme e nuovamente paura nei lettori così come negli appassionati di Tv che incollati allo schermo si aggiornano continuamente.  Dov’è l’emergenza?

Bassetti:”1000 casi ma solo 3 decessi” per fare un esempio. É innegabile che il numero dei contagi è aumentato, da meno di 500 si è superata la soglia dei 1000 nuovi positivi (22 agosto) ma l’analisi matematica dei dati non indica un’emergenza. Aumentano i tamponi aumentano i positivi. Sicuramente il trend divide medici e scienziati. Ilaria Capua, Zangrillo e Bassetti si schierano contro l’allarmismo, mentre molti altri invocano restrizioni ipotizzando altrimenti un ritorno al devastante mese di marzo.

Titoli come “Bollettino, ancora boom di contagi: 1210 nelle ultime 24h”  – e non è l’unico della giornata – procurano allarme. Insieme ai nomi dei giocatori di calcio famosi trovati positivi, la stampa si diletta a dare i numeri. Molte notizie diffuse sono state successivamente smentite come la fake sui 5 ragazzi fantasma e quella della bambina in terapia intensiva per Covid-19, smentite ma non cancellate della mente di molti cittadini. Chi si diverte a seminare panico e perché? Mentre si è concentrati sul virus a fascia orarie e di reddito, in Italia si muore ma per incidente, in mare, di disperazione e di tumore ad ogni età.

Risultare positivi al tampone senza avere nessun sintomo, cosa vuol dire? Per la medicina: “un soggetto che non presenta sintomi non è malato, è sano. Dunque un soggetto asintomatico non dovrebbe essere trattato come un malato, non lo è”. (Ilaria Capua). Eppure accade in queste ore di caccia al positivo. Non solo, i cittadini spaventati, individuano come responsabile ‘chi non segue le regole’.

LEGGERE I NUMERI SENZA FARSI CONDIZIONARE DA POLITICA ED ECONOMIA.

Analizzando le problematiche emerse in queste ore si nota che la scuola, per esempio, da marzo è nel caos, che da allora nulla è stato fatto se non chiacchiere. Non sono i tanti tamponi effettuati in questo fine agosto a metterne a rischio l’apertura. Semmai sono gli istituti non ancora adeguati alle linee guida imposte, l’ingiusto scarico di responsabilità sui dirigenti scolastici e la dichiarazione che “i figli non sono dei genitori” ad impedire il ritorno in classe il 14 settembre. E si sapeva. Tanto da chiedersi se veramente si voleva abbandonare la didattica a distanza.

Tamponi: valutazioni in libertà

Tornando ai tamponi a cui stanno sottoponendo chi torna dalle vacanze (ordinanza 12 agosto 2020 del ministro Speranza) e che potrebbero estendere a sempre più soggetti e occasioni. Nel caso in cui non si è d’accordo, secondo il Trattato Internazionale di Oviedo, 4 aprile 1997 – art.5,  sarebbe possibile dichiarare «Io non do il mio consenso a nessun tipo di trattamento sanitario e in particolare a nessun tipo o modello di test “tampone”».
Art 5 – Un intervento nel campo della salute può essere effettuato soltanto dopo che la persona interessata ha dato il suo consenso libero e informato. Questa persona riceve innanzitutto una informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dell’intervento e sulle sue conseguenze e i suoi rischi. La persona interessata può, in qualsiasi momento, ritirare liberamente il proprio consenso. Qui l’intero trattato.

Certo non senza conseguenze. Da maggio ad oggi sono state tante le ipotesi, dalle multe al TSO per chi rifiuta di sottoporsi al tampone, reso obbligatorio dall’ordinanza. La libertà personale viene nuovamente violata con atti amministrativi, servirebbe una legge ma di fatto finora le disposizioni sono avvenute così. Riscuotendo anche consensi, sono in molti infatti a giustificare ciò che sembra essere irragionevole e sproporzionato.