L’ira di Angelo Bernabei:”Commissariato sul litorale, qualcuno non sa cosa dice”

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Angelo Bernabei

“Prima o poi doveva accadere. Il successo della petizione per chiedere al ministero degli Interni l’apertura di un Commissariato di polizia tra Ladispoli e Cerveteri è andato di traverso a qualcuno. Che parla di sicurezza ma non sa cosa dice”.

E’ durissimo l’intervento del coordinatore del Codacons del litorale, Angelo Bernabei, dopo l’apparizione sulla stampa di alcuni articoli che hanno etichettato in modo assolutamente estemporaneo e pretestuoso la raccolta di firme che ha già ottenuto migliaia di adesioni in poche settimane.

“Dopo aver letto alcune esternazioni ci sarebbe da ridere – spiega Bernabei – se la questione sicurezza non fosse un problema molto sentito dalla cittadinanza sul litorale. E’ grottesco affermare che nel nostro comprensorio gli organici di carabinieri, polizia, guardia di finanza e vigili urbani siano in numero adeguato a garantire la sicurezza della gente. Propalare questo concetto vuol dire avere gli occhi foderati e non comprendere il senso di insicurezza che attanaglia i cittadini che da anni chiedono che le forze dell’ordine siano messe in condizione di poter operare senza organici insufficienti e pochi mezzi a disposizione. La petizione popolare, che ricordiamo ha ottenuto consensi politici trasversali essendo di interesse collettivo, vuole essere proprio un segnale a ministero degli Interni e Prefettura affinchè comprendano che il lodevole sforzo quotidiano di carabinieri, polizia, guardia di finanza e vigili urbani non può essere vanificato da carenze numeriche e di risorse. Altro che caserme e presidi dislocati logisticamente  male – prosegue Bernabei – il problema è che non serve una struttura ultra moderna se poi non la si riempie di tutori dell’ordine con mezzi e risorse sufficienti a garantire la serenità di Ladispoli e Cerveteri che insieme hanno oltrepassato i 90 mila abitanti. Che in estate si raddoppiano con l’arrivo dei villeggianti.

Purtroppo c’è chi parla di quello che non conosce, vede campagna elettorale ovunque, non va oltre il proprio naso nonostante il problema della sicurezza sia il più sentito dalla popolazione. La nostra petizione prosegue a gonfie vele, porteremo al ministero degli Interni migliaia di firme. Il resto è noia. Anzi, parole in libertà di chi non sa probabilmente come ingannare il tempo”.