La festa de Noantri, una storica tradizione di luglio

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Trastevere attira ogni anno migliaia di persone, il fulcro principale è la devozione alla Madonna, a cui gli abitanti sono molto legati da secoli

La storica festa di Trastevere ha radici molto solide, ancora oggi sono tantissimi i romani che non possono mancare a questo storico appuntamento.

Una tradizione antica

La nascita della festa che si svolge ogni anno a Luglio risale intorno al 1535 quando alcuni pescatori che stavano lungo le sponde del fiume Tevere, trovarono una cassa che era arrivata li a causa di un violento nubifragio la notte precedente, gli uomini quando la aprirono rimasero sorpresi dalla bellezza del suo contenuto, all’interno vi era infatti una statua di una madonna, questa fu portata in processione fino alla Basilica di San Crisogono, una delle più antiche chiese della capitale e affidata ai padri carmelitani, alla sacra icona fu dato il titolo di Madonna del Carmine. Il ritrovamento è all’origine della processione della Madonna fiumarola, quando la statua partendo dal fiume Tevere, arrivando su un’imbarcazione, arriva fino a Ponte Garibaldi dove viene portata in processione fino alla Basilica di Santa Maria in Trastevere, la festa ha anche una particolarità, uscendo al tre due volte durante il periodo della festa, la prima volta il sabato dopo la festa della Madonna del Carmine, la terza volta, il giorno dopo la processione sul fiume, quando la madonna viene portata in processione fino alla chiesa di Sant’Agata, dove viene venerata durante l’anno. La festa viene detta anche de Noantri, per mettere in contrapposizione noi altri, cioè gli abitanti di Trastevere, con voi altri, i residenti degli altri quartieri romani.

Una festa tra canzoni e luci

L’evento sviluppa ancora oggi manifestazioni che vanno al di là del carattere principale della festa, quello religioso, si svolgono infatti spettacoli di cabaret e festival di canzoni romane, oltre alle tradizionali bancarelle che attirano i tanti turisti che accorrono nella capitale durante il periodo estivo, queste sono una parte storica della festa, già anticamente era tradizione che rivenditori di cocomeri, esponessero per la vendita durante la festa i loro prodotti. Un elemento tradizionale, purtroppo perso con il tempo è quello delle luminarie, che erano molto belle, ancora oggi i romani più anziani ricordano con nostalgia quello spettacolo di luci, che Federico Fellini volle immortalare nel suo film “Roma” del 1972, durante il Fascismo era consuetudine allestire immense scenografie durante la festa, quest’elemento continuò anche dopo la sua fine, terminando negli anni 80, quando l’uso delle luminarie andò con il tempo a calare.

Un quartiere devoto

La statua della Madonna non è sempre stata nella chiesa di Sant’Agata, anticamente si venerava dentro una cappella di un oratorio, dove rimase fino al 1890, quando questo fu demolito e la madonna fu trasferita nella chiesa di San Giovanni dei genovesi, dove rimase per anni prima di essere definitivamente portata dove viene venerata ancora oggi, ogni anno in occasione della festa viene vestita con una nuova veste , realizzata anche da grandi stilisti che lo fanno per devozione. Nonostante le note vicende internazionali, la devozione del quartiere ha fatto si che anche quest’anno la festa si potesse svolgere, la statua è stata esposta in piazza, si svolgerà solamente la processione sul fiume, ma l’importante per Trastevere e i suoi abitanti è portare la loro devozione alla Madonna.

di Christian Scala