Un presidio stabile: lo sportello potrebbe diventare un vero e proprio “centro antiviolenza”, così come disposto dalla Regione Lazio.
Nei giorni scorsi l’associazione Donne in Movimento ha incontrato il Direttore del Distretto, Dott. Enrico Mazzucchi “che ringraziamo pubblicamente per l’ascolto attento delle nostre richieste e per l’impegno preso per far giungere al comune capofila (Cerveteri) la comunicazione ufficiale della Asl rispetto al co/finanziamento dello Sportello contro la violenza di genere “.
Lo sportello, presente da 7 anni nel nostro territorio, deve essere potenziato e costituire un presidio socio/sanitario stabile, senza sospensioni di attività e aperto ad una rete di collaborazioni con le forze dell’ordine, con le scuole, con i servizi della Asl. Un “luogo” dove le donne possano accedere per essere ascoltate, aiutate, sentendosi protette e sicure, una tutela ovviamente allargata anche agli eventuali figli.
Lo sportello, potrebbe quindi diventare un vero e proprio “centro antiviolenza”, così come disposto dalla Regione Lazio.
“A nostro avviso – dichiarano le Donne in Movimento – il percorso istituzionale deve essere completato al più presto con altri specifici atti amministrativi: il Comune capofila deve iscrivere il finanziamento della Asl in Bilancio, con apposita variazione ed entro il mese di agosto deve iniziare l’iter per l’affidamento del progetto. Confidiamo nella sollecitudine di Cerveteri e ci appelliamo al Sindaco Pascucci perché ciò possa avvenire in tempi rapidi”.
Con la Asl continua inoltre il confronto costruttivo avviato da più di un anno per il potenziamento dei due consultori familiari di Cerveteri e Ladispoli che mancano di molte figure professionali.
Centro antiviolenza e consultori familiari sono presidi indispensabili per la salute della donna e per le famiglie, ma “pensiamo che i gravissimi ultimi episodi di cronaca, richiedano cambiamenti culturali profondi che possono realizzarsi solo con l’impegno più ampio delle nostre comunità”.
ASSOCIAZIONE DONNE IN MOVIMENTO