TECNODITTATURA, IL GOLPE ELETTROMAGNETICO

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VITTORIO COLAO, INDISCUSSO TOP MANAGER DEL 5G A LIVELLO MONDIALE, INDICA AL PREMIER CONTE LA STRATEGIA DA SEGUIRE, INCURANTE DEL CONFLITTO D’INTERESSI, COSTITUZIONE E DEMOCRATICA CONTRARIETÀ DEI SINDACI.

di Maurizio Martucci

Democrazia costituzionale, atto finale. Lì dove nessuno aveva mai osato prima, è ora il diktat di Vittorio Colao: azzerare quasi 550 d’Amministrazione di Verizon, con compiti di Corporate Governance and Policy, Finance, fornendo al colosso mondiale del 5G “una preziosa prospettiva globale sul settore delle telecomunicazioni, nonché una vasta esperienza operativa e di allocazione del capitale. Ha una visione unica del business wireless di Verizon a seguito del suo mandato di cinque anni nel Board of Representatives di Verizon Wireless quando Verizon Wireless era ancora una joint venture tra Vodafone e la Società“.

Si tratta di un vero e proprio colpo di Stato elettromagnetico, perpetrato sulla pelle di 60 milioni di cittadini, ignare cavie umane per spericolate strategie lobbistiche sostenute in dispregio a qualsiasi appello precauzionale avanzato dalla comunità medico-scientifica. Si tratta del più clamoroso golpe del wireless mai registrato nella recente storia d’Italia.

Comuni d’Italia Stop 5G, irradiando chiunque fino a 61 V/m! Sono le regole del 5G consegnate al Governo nel piano per la cosiddetta Fase 3, la ripartenza post Covid-19 “per un’Italia più forte, resiliente ed equa“, un documento di 121 pagine con sei macro-obiettivi e sei macro-settori, dal titolo “Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022”.

COLAO CONSIGLIERE DI VERIZON WIRELESS

Si tratta delle stesse richieste avanzate dalle compagnie telefoniche, recepite senza scrupolo dal Comitato di esperti in materia economica e sociale guidato dal 10 Aprile 2020 dall’ex top manager di Vodafone, voluto dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nonostante Colao sia nel Consigliere d’Amministrazione di Verizon, con compiti di Corporate Governance and Policy, Finance, fornendo al colosso mondiale del 5G “una preziosa prospettiva globale sul settore delle telecomunicazioni, nonché una vasta esperienza operativa e di allocazione del capitale. Ha una visione unica del business wireless di Verizon a seguito del suo mandato di cinque anni nel Board of Representatives di Verizon Wireless quando Verizon Wireless era ancora una joint venture tra Vodafone e la Società“.

Si tratta di un vero e proprio colpo di Stato elettromagnetico, perpetrato sulla pelle di 60 milioni di cittadini, ignare cavie umane per spericolate strategie lobbistiche sostenute in dispregio a qualsiasi appello precauzionale avanzato dalla comunità medico-scientifica. Si tratta del più clamoroso golpe del wireless mai registrato nella recente storia d’Italia.

INNALZAMENTO EMISSIONI ELETTROSMOG +110 VOLTE
Nella sezione 4.2 del dossier (Infrastrutture e Ambiente, volano del rilancio, Accelerare la realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazioni), infatti il dossier indica di voler “adeguare i livelli di emissione elettromagnetica in Italia ai valori europei, oggi circa 3 volte più alti e radicalmente inferiori ai livelli di soglia di rischio, per accelerare lo sviluppo delle reti 5G”. Cioè, Colao chiede a Conte (proprio come le Telco) di portare l’elettrosmog da 6 V/m a ben 61 V/m (cioè + 110 volte rispetto ad oggi!), la schiacciante prova provata dell’attentato ambientale in atto, necessario per far funzionare almeno un milione di nuove antenne nell’irradiazione multipla e cumulativa senza precedenti nella storia dell’umanità, voluta per connettere 1 milione di oggetti per chilometro quadrato sul 98% del territorio nazionale.

“Gli alti costi delle frequenze in Italia (dalle aziende il Governo ha introitato nel 2018 ben 6,55 miliardi di euro senza alcun preventivo parere sanitario e ambientale, NdA) sono ulteriormente aggravati da una normativa specifica italiana sulle emissioni radiomagnetiche – scrive il gruppo di lavoro Colao – tale normativa impone limiti (pari a 20Volt/metro e 6Volt/metro nelle zone ad alta presenza umana) molto più restrittivi di quelli in vigore nella maggior parte degli altri paesi Europei, a loro volta molto al di sotto dei limiti di nocività ipotizzati. Poiché il 5G si basa su frequenze più elevate (che si propagano a minor distanza) il mantenimento degli attuali limiti implica che una completa copertura 5G richiederà un numero molto più elevato di stazioni radio di quello attualmente in uso per 3/4G, con implicazioni di costo e ambientali estremamente sfavorevoli e un lento sviluppo del servizio“. Non solo.

COLAO VUOLE AZZERARE 516 COMUNI STOP 5G

La tecnodittatura di Colao chiede poi a Conte di azzerare con un tratto di penna i 516 Comuni d’Italia ufficialmente Stop 5G, asfaltando letteralmente qualsiasi tipo di civile opposizione e di moratoria territoriale adottata dai sindaci in difesa della salute dei loro concittadini, in attesa della riclassificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze onde non ionizzanti annunciata con priorità entro il 2024 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (OMS). Colao (attenzione: non il Parlamento, tantomeno il Governo o il Ministro della Salute) chiede così a Conte di stracciare la legittimità costituzionale delle ordinanze urgenti e contingibili Stop 5G, chiede di eliminare la consolidata giurisprudenza amministrativa in materia sanitaria che trova nel Sindaco la massima autorità garante della tutela della salute pubblica. “Escludere opponibilità locale se protocolli nazionali sono rispettati.” Escludere significa impedire, che si traduce in imposizione. Un totalitarismo dispotico voluto dal grande capitale neoliberista.