LE SPIAGGE DEL LAZIO NELL’ESTATE DELLA PANDEMIA

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LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE: ECCO UN DECALOGO DI COMPORTAMENTI
VIRTUOSI.

Le associazioni Italia Nostra Lazio, Legambiente Lazio, LIPU e WWF Litorale Laziale rilanciano il decalogo predisposto dalle associazioni ambientaliste della Toscana.
La situazione delle coste del Lazio è analoga a quella della Toscana. E’ necessario ed urgente tutelare il patrimonio ambientale delle spiagge. Così come sta avvenendo in Toscana anche nel Lazio vogliamo avviare un confronto costruttivo con le amministrazioni Regionale e Comunali, partendo dalla condivisione di dieci azioni semplici di sicuro impatto positivo per i nostri ecosistemi costieri.

1) Non un metro in più di concessioni balneari a scapito delle spiagge
libere.
2) Nella preparazione delle spiagge, sia fatta particolare attenzione
alle situazioni di nidificazione di specie rare di avifauna dal momento
che quest’anno grazie al lockdown hanno riconquistato zone loro prima
interdette dalla presenza antropica.
3) No a ingiustificabili ipotesi di sanificazione chimica delle spiagge.
4) Limitazione drastica della pulizia meccanica delle spiagge, che
arreca gravissimi danni a vegetazione e fauna e accelera i processi di
erosione delle dune, e si proceda invece con campagne organizzate di
pulizia manuale.
5) Realizzazione di pulizie meccaniche nelle sole aree in concessione e
limitatamente alle zone direttamente interessate da ombrelloni e sdraio
e/o negli spazi immediatamente antistanti.
6) Rimozione dei rifiuti, soprattutto plastici, con particolare cura nei
primi metri dalla linea di battigia, e mantenimento integrale invece del
legname spiaggiato nella restante parte dell’arenile fino al piede
dunale, pratica che aiuterebbe il ripascimento delle spiagge riducendo
l’erosione costiera.
7) Ribadire l’importanza del materiale organico spiaggiato, informando i
bagnanti che la pratica ludica di realizzare capanne col legno
spiaggiato disturba organismi utili per l’ecosistema costiero che vivono
al suo interno (larve di coleotteri, imenotteri, etc.).
8) Nelle spiagge libere si utilizzi esclusivamente la fascia afitoica,
con divieto di calpestare tutte le zone colonizzate da piante e/o da
depositi di materiale naturale.
9) Siano tutelate le zone di maggior pregio naturalistico (limitandone
gli accessi, sulla base di una precisa capacità di carico), in
particolare i litorali compresi in Aree Protette o in Siti Natura 2000.
10) Per le spiagge di maggior valore naturalistico, si studino soluzioni
di allontanamento degli accessi stradali, rendendone la fruizione
possibile soltanto a seguito di percorsi ciclopedonali impegnativi.

Alle istituzioni le associazioni chiedono inoltre:
a) Redazione di linee guida regionali per una pulizia “sostenibile”
delle spiagge.
b) Realizzazione di campagne periodiche di
informazione/sensibilizzazione dei fruitori delle coste e dei servizi
balneari.
c) Realizzazione della sentieristica attrezzata in aree costiere dunali.
d) Redazione di linee guida/norme regionali per la redazione dei piani
comunali degli arenili (strumenti che dovrebbero garantire la
sostenibilità ambientale dei carichi turistici).
e) Realizzazione d’interventi di riqualificazione e ricostituzione degli
habitat dunali alterati.
f) Realizzazione di un coordinamento della gestione degli ambienti
costieri, attraverso un Piano regionale sul modello della Conservatoria
delle coste francesi.
g) Istituzione di nuovi Siti Natura 2000 o di nuove Aree protette in
aree costiere di eccezionale valore naturalistico, fino ad oggi non
tutelate.

Le associazioni rinnovano infine la loro disponibilità a dare il proprio contributo nel tavolo permanente di confronto con ANCI, Regione Lazio e imprenditori balneari per la condivisione di un sintetico DECALOGO sui comportamenti da tenere o evitare nella fruizione delle spiagge, da inserire nella cartellonistica e/o comunque nelle attività di
comunicazione variamente connesse all’emergenza sanitaria in corso. Un’occasione di sensibilizzazione ambientale di massa dal nostro punto di vista irripetibile.

Italia Nostra Lazio, Legambiente Lazio, Lipu “Litorale Laziale”, WWF
“Litorale Laziale”