Condannata a pagare tre milioni di Euro alla Ecologica Scarl a titolo di risarcimento per il danno subito per la rescissione di un contratto. Passerà come contributo ad aziende “bisognose”?
di Toni Moretti
Ironia della sorte. Il comune di Cerveteri sembra si accinga a preparare l’ultimo buono spesa da elargire. Un buono spesa un po’ speciale del valore di tre milioni di Euro da elargire per ordine di una sentenza di condanna al risarcimento, nei confrronti di quella “Società di Scopo” costituita nel 2004 tra la Multiservizi Caerite e una ATI della quale facevano parte“Sacecav spa” di Desio ed il “Gruppo Paoletti ecologia” di Fiumicino.
All’atto della nomina del management di questa nuova società, nata per la gestione delle acque e dell’igiene nel comune di Cerveteri, l’allora presidente della multiservizi Vittorio Lucarini dichiarò:”dopo aver individuato attraverso una gara europea i partner privati migliori non solo per la gestione delle acque, ma soprattutto per la manutenzione di tutti gli impianti di depurazione, rappresenta un passo decisivo nell’ottica della futura complessiva gestione dei servizi. Alla scadenza degli appalti ancora in corso, infatti, la Società di scopo si occuperà anche della gestione del verde e soprattutto dell’igiene ed ambiente, raccolta dei rifiuti solidi urbani compresa”. “E’ un progetto – continua – al quale il Consiglio di amministrazione ha lavorato accuratamente per assicurare ai cittadini servizi sempre più funzionali e soprattutto garantendosi la collaborazione attiva degli imprenditori privati che sono stati invogliati ad investire capitali e risorse. I nuovi organismi dirigenziali della Società di scopo sono tecnici di spessore che metteranno la propria esperienza a disposizione della collettività, gestendo un settore particolarmente delicato per la popolazione di Cerveteri”.
il Consiglio di amministrazione aveva infatti nominato all’unanimità come presidente della “Società di scopo” Claudio Torquati e come consiglieri Alberto Colletti ed Alessandro Della Grotta. Il rapporto con questa società costituita con la Multiservizi dove socio unico è il Comune e quindi suggeritore delle strategie da un lato ma anche responsabile in solido dall’altro, che era stato concepito per una durata di cinquanta anni, si rivelò ben presto tortuoso e complicato tanto che viene rescisso con motivazioni impugnate dalla detta società che avvia una causa contro il comune.
E’ proprio il caso di dire che i sindaci passano ma le cause rimangono. Cade Brazzini, sotto il quale era iniziata questa storia e gli succede Gino Ciogli, che se la trascina. Come si sa a Ciogli succede Pascucci, che eredita la disputa tanto che, a titolo precauzionale, non potendone prevedere l’esito, congela in bilancio un Milione e mezzo di Euro. A nulla sono valse le sollecitazioni espresse in Consiglio Comunale, come per esempio da Ramazzotti, a non intaccare i fondi di riserva, gli avvocati vigilavano se bene o male è difficile dirlo e in questi giorni la sentenza che condanna il comune di Cerveteri a risarcire il danno subito dalla suddtta società di scopo con tre milioni di Euro. Bella botta. C’è chi ipotizza che il prossimo consiglio che si farà in teleconferenza sia una esercitazione in quanto potrebbe succedere di vedere pignorate anche i banchi e e sedie dell’aula del Granarone. Intanto si dirà per caso che i tre milioni saranno un contributo evoluto ad aziende “bisognose”? Tirem’nnanz e diamo il via alla fase 3.