Il “muro” tra le onde: Ladispoli aperta al kite surf, Fiumicino e Cerveteri lo vietano

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Il vento e la voglia di libertà. Quasi 200 kitesurfer di Roma e provincia ieri hanno raggiunto la costa tra Marina San Nicola e Fiumicino con i rispettivi equipaggiamenti per dar sfogo alla passione che più amano cavalcando le onde. Troppo grande la voglia di scacciare via le ansie del Covid-19. E invece, dopo decine e decine di segnalazioni dei cittadini, sulla spiaggia, attorno alle 16.30, sono arrivati gli uomini della capitaneria di porto di Ladispoli e Fregene, oltre ai carabinieri e alla guardia di finanza. In quel punto c’è una linea di confine per via dell’unico fazzoletto di mare libero sul litorale nord.

Il comune di Fiumicino non ha previsto, con il suo sindaco di centrosinistra Esterino Montino, la possibilità di praticare sport acquatici. Il “collega” ladispolano di centrodestra, Alessandro Grando, ad inizio settimana ha allentato le restrizioni andando in senso contrario e trovando l’apprezzamento della popolazione (attualmente in città gli attuali positivi sono soltanto cinque). In pratica: il centrosinistra chiude, il centrodestra crea un varco nel mare.

All’arrivo delle autorità marittime decine e decine di kitesurfer si sono subito spostati sullo specchio d’acqua di San Nicola raggiungendo l’area tra lo stabilimento Stella Marina e la spiaggia libera. Una scelta azzeccata, considerata l’ordinanza di Palazzo Falcone, per evitare una multa. Tanti altri invece con le loro vele colorate si sarebbero dileguati in direzione di Passoscuro direttamente traghettati dalle onde. I militari hanno verificato che non ci fossero assembramenti sull’arenile e gli stessi sportivi tra l’altro sono stati accorti nel posizionarsi a distanza l’uno dall’altro. Quindi, al momento, nessuna contravvenzione sul territorio ladispolano. All’arrivo dell’autorità marittime altri appassionati hanno fatto in tempo, per evitare grattacapi, a raggiungere le auto e andarsene via. Secondo quanto appurato dagli uomini della Capitaneria di porto nel gruppo dei 172 conteggiati, diversi erano quelli arrivati da Maccarese, Fregene, Fiumicino e Ostia. Sul lungomare si è subito precipitato il primo cittadino ladispolano, Alessandro Grando in compagnia del vicesindaco, Pierpaolo Perretta. “Siamo stati sul posto – conferma Grando – non riscontrando problemi. Ho visto nei loro occhi la felicità di poter tornare a vivere il mare e in molti per questo mi hanno ringraziato, auspicando che anche altre città del litorale possano consentire presto di praticare sport in acqua. Naturalmente nei prossimi giorni continueremo a sorvegliare le spiagge, al pari degli altri luoghi pubblici, per garantire il rispetto delle regole”. Procedendo verso nord, a Marina di Cerveteri gli sport acquatici sono proibiti come stabilito dall’ordinanza del primo cittadino, Alessio Pascucci che rincara la dose: “Nel nostro tratto di Campo di Mare è assolutamente vietato”.