Ciao Giulietto!

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Ricercatore della verità, ci lascia un decano del giornalismo d’inchiesta, direttore di Pandora TV, Giulietto Chiesa è stato anche Europarlamentare. Nell’ultimo anno, il suo impegno anche nella lotta contro i pericoli del 5G.

di Maurizio Martucci

Un intellettuale guerriero, un uomo gentile e colto ci ha lasciati. Giulietto Chiesa è passato a miglior vita. In eredità, una responsabilità morale, etica, civile ma soprattutto ideale, ad imperituro insegnamento. Lascito per chi non ha smarrito forza e indole ribelle, necessari per opporsi alla destrutturazione dell’Essenza programmata dalla fagocitante matrix anti-naturale. Continuare a combattere, slegati dall’ansia di prestazione e risultato finale, mettendosi a servizio della causa con umiltà e coscienza, alla luce del sole, come in vita ha dignitosamente fatto. Fino all’ultimo dei suoi giorni. In piedi. Questo il suo messaggio.

“Voglio la dedica“, dall’alto della sua carriera, con semplicità, modestia e garbo mi chiese. “A Giulietto, Maestro e collega, con stima sincera“, impressi nella controcopertina del mio libro su 5G ed elettrosensibili, quando ci incontrammo per la prima Giornata Mondiale Stop 5G. Era gennaio, 90 giorni fa, nel dibattito ‘giornalisti a confronto‘, a Pescara l’impronta profetica del Direttore lasciò il segno. Un evento pensato come think tank sui rischi di trasnumanesimo, Big Data e Intelligenza Artificiale, da consumare con altre firme di TV e carta stampata. Che però declinarono il confronto, colti impreparati sui lati oscuri del 5G.

Ma Giulietto no. E’ stato sempre sul pezzo.”Questa sarà una guerra spietata, la condurranno porta a porta, ci verranno a prendere ad uno ad uno, c’è bisogno di persone leali e coraggiose per vincerla“, mi sussurrò consapevole e stratega su quanto proprio in questi giorni è sotto gli occhi di tutti. “Dobbiamo difendere il nostro territorio!

Fine complottologo, raffinato osservatore di trame ombrate, dall’alto di un’esperienza professionale, giornalistica e politica maturata in un’invidiabile carriera costruita in giro per il mondo, Chiesa mi parlava della logica dei vasi comunicanti e della contaminazione di idee per il superamento di effimeri steccati, nonostante un’inequivocabile DNA d’appartenenza incarnato nelle irripetibili stagioni di lotta. Certo che i nemici (“i padroni universali” li definiva) più che nella dicotomia rosso nero del secolo breve, oggi si mimetizzano nell’ossimoro di una realtà distopica subdola, prepotente e potente. Molto potente. Multinazionale e globale. Che non ci lascerà scampo, se non saremo in grado di reggerne l’urto. “La tecnologia disumana”, l’aveva appellata. Perché aveva capito bene tutto, Giulietto l’eretico. “Il 5G sarà una catastrofe sanitaria a lungo periodo, per tutto ciò che vive!

Se ad Orwell il merito dell’attualizzazione del mito di Pandora, a Chiesa quello di averne scoperchiato il Vaso. Da qui si continua.

Buon viaggio Maestro. E grazie.