SCUOLA: ESAMI DI STATO IN PRESENZA

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La scuola rimandata a settembre, esami in presenza, nuove assunzioni.

L’anno scolastico si conclude a casa, e questo era quasi scontato, a settembre c’è il desiderio di riaprire e nessuna altra certezza. Per gli studenti in attesa di svolgere l’Esame di Stato e di terza media arriva la conferma dell’esame in presenza. Sarebbero previsti per il 17 giugno con una sola prova orale.

La scuola non era nell’elenco previsto nel discorso di Conte, una domanda da parte di una giornalista ha fatto emergere questo e poco altro. L’annuncio di un concorso e dell’intenzione di sistemare i tanti precari del mondo dell’istruzione.

Riguardo alla criticità dei genitori di bambini e ragazzi, a casa a tempo indeterminato, una non risposta da parte del premier. Bonus baby sitter: come, quando e a chi? Abbiamo assistito alla distribuzione dei contributi annunciati in questa fase di emergenza e alla loro ineguatezza, nulla garantisce sostegno ai genitori che lavorano. Anche se poi, a lavorare saranno in pochi. Forse certi del fatto che sempre più famiglie sono restate senza impiego, dormono tranquilli che il problema dell’accudimento della prole non ci sarà. Il posticipare dell’apertura del commercio al dettaglio produce perdita di lavoro per molte donne impiegate proprio in tale settore. Tutto il mondo della cura della persona, del benessere e del fitness rinviato a giugno e senza garanzie.

Il pensiero:”La didattica a distanza sta funzionando mediamente bene” di Conte, fa pensare che non si potrebbero cercare poi altre soluzioni per gli studenti. Eppure un dato certo emerso in questi due mesi di prova è il fenomeno della dispersione scolastica. Gli studenti non sono tutti uguali, è necessario un contatto fisico, lo stare tête à tête con l’alunno per infondere fiducia e riconoscendolo come persona. La Dad non può fare miracoli in questo senso. E ne sanno qualcosa i docenti empatici che insistono su questo versante, per fare i modo che il loro insegnamento sia efficace, sopratutto per quegli alunni che sono poco avvezzi alla scuola. L’emergenza sociale non viene affrontata. Ci sono 4 mesi per organizzare il rientro a scuola in sicurezza, buon lavoro.