Non c’è che dire. Il denominatore comune di ogni formazione politica che nasce sono sempre le buone intenzioni.
Tutto il meglio che la gente può aspettarsi. Non meno generoso di buone intenzioni è stato l’esordio del comitato “Cerveteri Viva” che aderisce e si ispira alle politiche di Matteo Renzi, comitato spontaneo formato da gente che ha le più svariate competenze e da giovani desiderosi di affermare le loro teorie innovative sulla difesa del verde e sulla valorizzazione dei prodotti locali. Uno dei più vivaci animatori di questo comitato è senza dubbio Renato Galluso, renziano della prima ora, che non ha mai cessato di seguire tutte le evoluzioni e i percorsi di Renzi stando sempre in prima linea e esponendosi in prima persona già da quando Renzi era il Segretario del Partito Democratico e portava avanti progetti rottamatori all’interno di quel partito, per affermare le sue idee liberiste che identificava come moderate. Poi sembra che il rischio che ha corso sia stato quello che stava per rottamare se stesso, ma un obiettivo, per lo meno a Cerveteri lo ha raggiunto: ha spaccato in due il PD che ancora stenta a riprendersi. Ma la cosa singolare è stata che alla fine dei giochi, ad oggi, gli anti-renziani, quelli per intenderci che facevano riferimento a Maurizio Falconi, ex Consigliere comunale del PD, oggi sono confluiti ad Italia Viva di Renzi, dando vita ad un altro comitato, pure questo spontaneo, come Renzi li vuole, molto vicino al Consigliere Regionale Marietta Tidei che “fulminata da Renzi sulla via di Damasco”, volta le spalle al PD dove lascia il padre Pietro a guardia dell’enorme patrimonio politico conquistato ed abilmente consolidato. Sembra quindi che Italia Viva inizi a Cerveteri lo stesso percorso di quel PD che tenta di riprendersi e di darsi forma con enormi sforzi della dirigenza provinciale e regionale: due anime che si confronteranno, ma riusciranno a coordinarsi e procedere all’unisono? E’ una domanda che incuriosisce molti.
Toni Moretti