CERENOVA IL REGNO DEL DEGRADO: COSA FARE?

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LE CRITICITÀ E I SUGGERIMENTI DEGLI OPERATORI ECOLOGICI PER RIDARE DECORO AL CUORE PULSANTE DEL CENTRO COMMERCIALE CHE SI SNODA DALLE TORRI A LARGO TUSCOLO.

di Toni Moretti

La musica non cambia. A Cerenova, ormai da giorni e giorni si presenta al mattino, nelle adiacenze del bar Tirreno, in quel tratto di piazzola che lo separa dalla norcineria più famosa della frazione, straripante di golosità di altissima qualità, Ilari, appunto, lo spettacolo indecoroso dei cassonetti ad uso delle attività commerciali, stracolmi di rifiuti con l’appendice di un numero copioso di buste abbandonate che danno l’idea di piccole discariche abusive. L’immagine che se ne ricava è che, di chiunque sia la responsabilità, il cuore pulsante del centro commerciale che si snoda dalle famose torri a Largo Tuscolo, tra l’altro sede di un supermercato dal marchio importante, è che la città è regno di degrado, sporca e nonostante gli editti che si sprecano quotidianamente sui social, non si riesce a trovare una soluzione. Mi sono intrattenuto con alcuni operatori ecologici addetti alla raccolta presenti sul posto e loro hanno dato un suggerimento che in fondo non è male. A loro avviso, la raccolta porta a porta dovrebbe prevedere dei passaggi quotidiani per ogni specialità per le attività commerciali che non possono sincronizzarsi con le abitazioni per la diversa quantità di rifiuti che producono. Un incremento poi di foto trappole nelle adiacenze dei cassonetti, scoraggerebbe a loro avviso l’abbandono dei rifiuti da parte degli incivili. Perché non provare a seguire i suggerimenti di chi in fondo tratta la materia sul campo e si rende conto quotidianamente delle difficoltà?