La Giunta Capitolina potrebbe indicare definitivamente Tragliatella come sito per accogliere i rifiuti. Sarebbe una mazzata per il territorio circostante.
Potrebbe arrivare ad ore la “sentenza” del Campidoglio che potrebbe condannare a “morte” il territorio. L’eventuale “Sì” della discarica di Tragliatella peserebbe non poco, come una spada di Damocle, sulla popolazione locale e sull’ambiente circostante. Come regalo di Capodanno la giunta capitolina si pronuncerà sulla scelta del nuovo sito per la raccolta rifiuti, anche perché incombe la chiusura della discarica di Colleferro.
“La nuova Malagrotta non s’ha da fare”, era uno dei tanti slogan durante il corteo di protesta indetto lo scorso 28 dicembre proprio a Tragliatella. In quasi 3mila avevano sfilato sulla via Braccianense e avevano risposto presente comitati, associazioni, cittadini e rappresentanti istituzionali dei vari comuni del comprensorio, tra cui Ladispoli, Cerveteri, Fiumicino, Bracciano, Anguillara, Trevignano e Manziana. Anche tanti bambini, con le loro famiglie, si erano dati appuntamento all’incrocio con via di Tragliatella, a poca distanza da Ponton dell’Elce, marciando per oltre 3 chilometri fino a Osteria Nuova. Con cori, fischietti e striscioni i manifestanti hanno sfidato il freddo e pacificamente protestato, scortati da carabinieri e polizia. Un chiaro messaggio indirizzato alla sindaca Raggi. “Venga qui e chiarisca una volta per tutte perché la raccolta differenziata non va bene a Roma e soprattutto perché è emersa ora la volontà di distruggere il nostro territorio”, ha commentato la signora Anna, una residente. “Un sito di rifiuti qui distruggerebbe Tragliatella e le aree limitrofe. Ci sono due insediamenti urbani, Fosso Pietroso e Tragliatella Campitello, che distano rispettivamente 200 e 450 metri. A meno di un chilometro dalla cava ci sono una scuola materna, e una comunità di recupero, il sito nasce a ridosso di un corso d’acqua e di beni archeologici”, ha sostenuto il comitato No discarica a Tragliatella. Non si è tirato indietro neanche Paolo Simonini che anni fa diede vita ad uno sciopero della fame per le problematiche relative alla discarica di Cupinoro a Bracciano. “Dobbiamo impedire questo scempio. Prima Pizzo del Prete, ora Tragliatella. La dignità dei cittadini viene sempre calpestata”, ha affermato Simonini. La verità tra poche ore.