Tutto esaurito al Castello di Ceri per “Le Capinere”: il loro spettacolo ha chiuso la 7^ Edizione di Musica al Castello, organizzato da La Baronia di Cerveteri
Neppure uno strapuntino libero e un pubblico eterogeneo hanno decretato il successo della serata conclusiva della manifestazione “Musica al Castello”, organizzata dal Presidente de “La Baronia” Salvatore Uroni. Un evento fortemente voluto, conclusosi con la performance del gruppo “Le Capinere” guidato da Maria Letizia Beneduce.
Maria Letizia, cosa c’è dietro il successo del vostro spettacolo?
Salvatore Uroni aveva assistito a un nostro evento mentre eravamo in tournée nei teatri italiani per l’ esordio del nostro spettacolo “Variegato”. Ci ha chiesto se potevamo collaborare con La Baronia, e noi ce l’abbiamo messa tutta. Ne è nata una rappresentazione che ha coniugato le sonorità tra gli anni ’20 e ’50 del novecento a quelle barocche.
Quanto c’è stato di improvvisazione, e quanto è stato studiato a tavolino?
Salvatore ci ha lasciato carta bianca: non ci siamo confrontati sulle tematiche da affrontare. Sono sempre stata affascinata dal mito di re Artù, e insieme a Sara e Fabiola abbiamo ideato un ideale escursus che aveva come filo conduttore la lettura dei Tarocchi, passando per il Santo Gral e l’Amor Cortese, per arrivare poi al ‘900. Per dimostrare che i sentimenti umani sono gli stessi di centinaia di anni fa.
Tre donne, tre protagoniste: è questo il segreto del vostro sold out?
Siamo arrivate preparate all’appuntamento: io sono violinista, violista e autrice dei testi, Sara Cresta è una pianista e soprano lirico e leggero. Fabiola Battaglini nasce come fisarmonicista, mutuata a pianoforte e clavicembalo ed è diplomata in percussioni, con la passione per il trombone. Tra le nostre collaborazioni, quella col Maestro Morricone, tanta tv e il Festival dei due mondi di Spoleto. Insomma, in questo caso hanno contato l’esperienza e la versatilità.
Una sola parola per riassumere le emozioni di ieri sera?
Bellezza: è ovunque, basta lasciar fluire i sentimenti con gli occhi del cuore per rendersene conto.