Alimentazione pratica: l’energia è cibo?
Un fenomeno che rivoluzione il concetto di cibo:l‘alimentazione pranica. Parliamo di energia vitale o prana, che diventa l’unico cibo di cui si nutrono i respiriani. Chi sono? Chi considera il prana ‘cibo’ . Non pratica il digiuno e non mette a repentaglio la salute ma raggiunge il benessere respirando e assorbendo dall’aria tutta l’energia necessaria per vivere bene. Non un rifiuto del nutrimento ma un semplice cambio di ‘prodotto’ rispetto agli alimenti di cui l’uomo da sempre si nutre.
L’alimentazione pranica è considerata una filosofia di vita alla quale l’uomo si avvicina con un lento percorso spirituale. Nuova moda oppure una scoperta che rivoluziona l’umanità?
Si inizia con un percorso di 21 giorni attraverso il quale si raggiunge la consapevolezza che sia possibile vivere senza mangiare e bere, superato il quale si è liberi dalle convenzioni remote. Si sceglie di mangiare per diletto o momento di convivialità e non come abitudine giornaliera nella convinzione che sia indispensabile. Nicolas Pilartz ha creato un gruppo Facebook Alimentazione Pranica “Respiriani” di cui fanno parte più di 2000 persone e sul sito www.breatharianworld.com è possibile approfondire l’argomento.
PRANA: SI PUÒ VIVERE SENZA MANGIARE?
Cambiamenti sulle abitudini alimentari e sociali, dubbi e nuove teorie scientifiche attraversano questo secolo e dividono: onnivori contro vegetariani e vegani cercano nuove regole di convivenza pacifica così come la medicina allopatica fa i conti con le alternative omeopatiche e fitoterapiche. L’alimentazione pranica si aggiunge e confonde ribaltando ogni sorta di certezza su chi siamo, cosa è meglio e cosa no. Nel calderone delle ipotesi lo sconforto e la sfiducia spesso vincono.
Non soltanto scetticismo, ci si interroga sulle possibili conseguenze che certe dichiarazioni possono avere soprattutto sulle persone che vivono il rapporto con il cibo con criticità. Saziarsi di aria di fatto è digiunare e associare il digiuno assoluto alla salute è piuttosto bizzarro. L’alimentazione pranica può attirare queste fragili persone?
In un’epoca in cui il rapporto con il proprio corpo è oltremodo complicato da gestire e dove l’immagine predomina spietata sull’essenza, sempre più persone soprattutto nell’età adolescenziale si ammalano. Finora si conoscono i disturbi del comportamento alimentare in cui il rifiuto del cibo è legato alla paura di ingrassare. Si confida, per questo motivo, al buon senso di chi in piena libertà sceglie nuove strade. L’allarme dei medici e dell’opinione pubblica è lecito e doverosa una riflessione su quella che sembra essere una minaccia e non una moda.
«Oramai ho quasi del tutto abbandonato il cibi solidi. Io non ho desiderio di assumere cibo, perché sono immersa in quello che mi circonda. Questo senso di pienezza interiore mi soddisfa e non mi fa avere bisogno di null’altro» fu la dichiarazione shock di ragazza di Torino alla stampa nazionale. Era il 2018 e come lei altre 2131 persone si sono avvicinate al respirianesimo. Una filosofia in cui mangiare è considerato come optional e non come necessità primaria dell’uomo.
VIVERE SENZA MANGIARE: UNA FAVOLA A LIETO FINE?
Secondo i respiriani saremmo liberi da tutti i mali che affliggono la Terra: fame, povertà, guerre e malattie. Senza necessità di alimenti non si avrebbe bisogno di allevare animali per mangiarli e di deforestare per coltivare. Niente inquinamento da pesticidi, diserbanti tossici e nessun imballaggio. Le malattie legate all’alimentazione come l’obesità,il diabete, i tumori e le allergie sparirebbero e con loro medici e terapie. Senza fornelli e lunghe file al supermercato poi, si avrebbe molto più tempo libero e zero stress. Infine il prana è gratuito e infinto, disponibile per tutti senza distinzioni. Un altro mondo.
di Barbara Pignataro