Ortofrutta, la jungla è finita

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1991
Ortofrutta
immagini controllo ortofrutta

ortofruttaGiro di vite del Comune contro l’esposizione
selvaggia della merce sui marciapiedi

Da tempo molti cittadini di Ladispoli si interrogano sulla jungla che sembra attanagliare un settore commerciale in forte espansione come la vendita di frutta e verdura. Da un paio di anni infatti sono proliferati negozi, in prevalenza gestiti da cittadini stranieri, che vendono ortofrutta a prezzi concorrenziali. Aperti praticamente sempre, per la soddisfazione di quei clienti che possono acquistare frutta e verdura a tutte le ore del giorno e perfino della notte. Un fenomeno che ha però suscitato forti perplessità dal punto di vista igienico e sanitario visto che sovente tutti i prodotti sono esposti su bancarelle che invadono i marciapiede, a stretto contatto con lo smog sprigionato dalle automobili e in balìa delle intemperie. Un settore fuori controllo che ha indotto il comune e la polizia locale ad effettuare un giro di vite molto severo per il rispetto delle regole essendo in ballo potenzialmente la salute dei clienti che acquistano frutta ed ortaggi. E’ entrata in vigore una ordinanza sindacale che impone ai fruttivendoli di esporre sia su suolo privato che aperto al pubblico transito, la merce sulle bancarelle per uno spazio di profondità non superiore a due metri dal muro del locale. In pratica non si vedranno più quelle parate di frutta e verdura esposte anche cinque o sei metri dall’ingresso dei locali nel bel mezzo dei marciapiedi. Aspetto importante dell’ordinanza è che tutti i prodotti esposti fuori dei negozi dovranno essere protetti con coperture trasparenti al fine di prevenire fenomeni di contaminazione delle merci stesse. Salate le sanzioni per quei commercianti che non dovessero rispettare la legge, sono previste multe da 300 euro e, in caso di recidività delle violazioni, anche la chiusura dell’esercizio da tre a cinque giorni. Oltre alla pesante denuncia penale. Il giro di vite ha suscitato interesse tra la cittadinanza e qualche malumore da parte dei diretti interessati. Alcuni dei quali, obiettivamente, avevano davvero esagerato, trasformando varie zone di Ladispoli in esposizioni permanenti di frutta e verdura, senza la minima accortezza contro potenziali rischi di contaminazione ad esempio dagli idrocarburi che sono composti organici volatili che si addensano nell’aria e nella pioggia. Attenzione viene ora chiesta anche sul rispetto delle norme igienico sanitaria all’interno degli esercizi commerciali dove i consumatori auspicano controlli sempre più frequenti da parte delle autorità preposte. La speranza è che tanta solerzia, assolutamente giusta da parte del comune, sia ora introdotta anche per altre attività commerciali. Ad iniziare da quelle che se ne infischiano delle regole e degli orari di apertura, vendendo alcool a tutte le ore del giorno a gruppi di persone che poi vagabondano ubriache e rovinano il sonno alla gente di Ladispoli.