L’Istituto Superiore di Sanità denuncia: il 43% dei 15enni ha bevuto più di 5 bicchieri di alcolici in una sola occasione, mentre quattro su 10 hanno avuto a che fare con la dipendenza da gioco d’azzardo.
A renderlo noto è la rilevazione 2018 del Sistema di Sorveglianza Hbsc Italia (Health behaviour in school-aged children, cioè Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare), promosso dal ministero della Salute e coordinato dall’Istituto superiore di sanità (Iss).
Nel 2018, infatti, il 43% dei 15enni e il 37% delle ragazze della stessa età hanno fatto ricorso al binge drinking, cioè l’assunzione di oltre 5 bicchieri di alcol in un’unica occasione. Nel 2014, la percentuale era rispettivamente del 38 e 30%. Rimangono alti anche i numeri di studenti che hanno avuto a che fare con il gioco d’azzardo: l’indagine, infatti, ha rivelato che più di 4 ragazzi su 10 hanno avuto esperienze col gioco d’azzardo. Tra loro, i maggiormente dediti a questa pratica risultano essere i 15enni maschi (62%). Tra questi, poi, il 16% (ben il 10% in più rispetto al 2014) rischia di sviluppare una condotta problematica, presentando almeno due elementi tipici delle persone che caratterizzano le persone affette dalla patologia del gioco: aver rubato dei soldi e averli poi usati per scommettere.
Resta stabile, invece, la quota dei non fumatori, che si aggirano intorno al 90%. E tra i fumatori, risulta più alto il numero di ragazze 15enni (32%), rispetto ai loro coetani maschi (25%).
Ma l’Iss non si limita a fotografare la situazione di alcol, fumo e scommesse. Fondamentale nella vita degli adolescenti è anche l’alimentazione e l’inchiesta mostra che il 16,6% dei ragazzi è in sovrappeso, mentre il 3,2% obeso. Una delle cause risiede nelle cattive abitudini alimentari: non consumare la colazione, bere bibite zuccherate e mangiare soprattutto pasta, riso e pane, tralasciando frutta e verdura. Il trend, però, sembra essere in discesa.
Infine, lo studio dell’Iss si concentra sull’attività fisica e la sedentarietà degli adolescenti. L’Oms raccomanda, come ricorda il Tempo, almeno 60 minuti di attività motoria moderata, che comprenda sport, gioco, ora di educazione fisica, spostamenti e ricreazione. Ma, nel 2018, la frequenza di attività motoria raccomandata è rispettata solamente dal 9,5% dei ragazzi.