L’Ortica c’è e ci sarà sempre al fianco dell’Unione Sportiva Ladispoli

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Nella giornata di ieri la pubblicazione di un articolo del nostro collaboratore Fabio Nori, inerente alcune ipotesi sulla campagna abbonamenti dell’Unione Sportiva Ladispoli per l’imminente campionato di Serie D, ha innescato le reazioni del club rossoblu. Fermo restando che un club ha il sacrosanto diritto di segnalare eventuali inesattezze scritte dalla stampa, chiedendo la rettifica che il nostro giornalista ha specificato nell’articolo che leggerete più avanti, ci sono alcune osservazioni che sentiamo di esternare pubblicamente. L’Ortica, nella sua interezza, lo scorso campionato ha profuso uno sforzo organizzativo enorme per seguire la squadra ed invitare i tifosi a sostenere il Ladispoli. Siamo stati l’unico organo di stampa che la domenica seguiva in diretta le partite in trasferta del Ladispoli, abbiamo inviato i nostri giornalisti ovunque per raccontare i live delle gare, abbiamo realizzato, proprio grazie al lavoro del nostro Fabio Nori, perfino gli spot video per chiamare a raccolta i cittadini per difendere la Serie D che rappresenta un patrimonio non solo sportivo di Ladispoli. Abbiamo perfino, di concerto col consigliere comunale Giovanni Ardita, inventato la domenica dell’ingresso gratis di donne e bambini allo stadio Angelo Sale quando la classifica dei rossoblu era diventata pericolosa. Iniziative ovviamente accolte dalla società del presidente Paris col quale abbiamo un ottimo rapporto collaborativo. Così come col collega Urso dell’ufficio stampa che svolge un ottimo lavoro. E, the last but not the least, abbiamo lanciato una campagna mediatica durissima, raccolta perfino dalla Gazzetta dello sport, quando il Ladispoli fu oggetto di arbitraggi scandalosi al limite dell’ufficio inchieste federale. Insomma, L’Ortica c’è. Ci sarà sempre vicino all’Unione Sportiva Ladispoli che anche la prossima stagione seguiremo assiduamente e, vogliamo precisarlo, senza introiti pubblicitari o altro. Solo e soltanto per affetto verso una squadra che rappresenta una città intera. Ed alla quale siamo legati fortemente. Ecco perchè se capita di sbagliare, chiediamo alla società di mantenere quell’atteggiamento pacato e moderato che ha sempre caratterizzato la linea dei dirigenti che non hanno alzato la voce nemmeno quando il Ladispoli fu vittima di arbitraggi vergognosi come a Lanusei, a Cassino o con l’Ostia Mare in casa. Con il nostro giornale è sufficiente il dialogo, peraltro L’Ortica ha un direttore responsabile che il presidente Paris ha visto ogni domenica sugli spalti dei campi di tutto il Lazio dove il Ladispoli era impegnato. Basta alzare il telefono e chiarire ogni cosa. Il Ladispoli è di tutta la città, non dimentichiamolo mai. E L’Ortica, anche quando un suo componente commette un errore in buona fede, rimane sempre il mass media che ha trascorso un intero anno a spronare i tifosi ad andare allo stadio. A chi ha la memoria corta, ricordiamo anche che scrivemmo una lettera aperta agli Ultras Torre Flavia per tentare di sanare la frattura che si era aperta con il club. Insomma, noi ci saremo sempre ad invitare una intera città ad accorrere allo stadio per gridare Forza Ladispoli Carica.

                                                                                                            Gianni Palmieri

Ecco la precisazione di Fabio Nori 

Se in questi giorni sono state scritte imprecisioni e dichiarazioni inventate, frutto del pensiero del cronista e non del diretto interessato, nel caso di Maurizio Urso, responsabile della comunicazione dell’Unione sportiva Ladispoli e non direttore generale, carica assegnatagli  impropriamente al dirigente rossoblu, è un dovere scusarsi.Egli stesso, adirato degli articoli comparsi nei siti e in quotidiani sportivi, ha ribadito che non sono parole  della sua bocca  quelle di una campagna abbonamenti a prezzi popolari. Tutto vero, ci mancherebbe. E  l’articolo, a detta della società, potrebbe ledere l’immagine del club che in realtà manterrà i prezzi degli abbonamenti  dello scorso anno, subendo per colpa del cronista un polverone di polemiche da parte dei tifosi. Per prezzi popolari, tanto per intenderci, non vi è nessun  riferimento alla tariffa: il che vuol dire che un abbonamento , definito “popolare”,  si potrebbe connotare  a qualsiasi costo. Da 100 euro per una tessera gold, a 50 euro per famiglie e anziani, tanto per farvi  un esempio.  E nulla di compromettente per una società che non ha file ai botteghini o tifosi impazienti.   Però l’Us Ladispoli ha le sua ragioni e le sue rimostranze sono legittime. Non lo sono quando utilizza  metodi irrispettosi, sgarbati e irriverenti  nei confronti di alcuni operatori del settore che pur sbagliando e ammettendolo, non hanno speso parole di critica nei confronti di una squadra  che lo scorso anno ha rischiato di retrocedere, difendendola a spada tratta contro gli arbitraggi e  incitandola,   utilizzando veicoli  promozionali  di spontanea volontà.  Il dialogo alla base di tutto, e interrompiamo  questo insinuante provincialismo, un ostacolo che blocca la crescita sociale e culturale del territorio. Il presidente Umberto Paris, persona di valori umani e di principi sani, saprà accogliere il nostro invito.